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Mattino-Cgil, Cisl e Uil: "In piazza per i contratti"

I NODI DELL'ECONOMIA Cgil, Cisl e Uil: "In piazza per i contratti" Incroceranno le braccia i lavoratori sia del pubblico impiego sia delle aziende private GIUSY FRANZESE Roma. Sarà u...

25/05/2005
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Il Mattino

I NODI DELL'ECONOMIA
Cgil, Cisl e Uil: "In piazza per i contratti"
Incroceranno le braccia i lavoratori sia del pubblico impiego sia delle aziende private

GIUSY FRANZESE Roma. Sarà uno sciopero generale regionale. Anzi, saranno tanti scioperi generali regionali di quattro ore ciascuno. Una ventina, quante sono le regioni appunto. Forse uno al giorno, per un intero mese di mobilitazione. È questa la risposta che Cgil, Cisl e Uil - durante una delle riunioni più brevi della storia sindacale - hanno deciso di dare al governo per il mancato rinnovo del contratto degli statali. Tra domani e dopodomani i segretari organizzativi delle tre confederazioni diffonderanno il calendario con le date precise. Saranno chiamati a incrociare le braccia, quindi, non solo i lavoratori del pubblico impiego, ma tutti, pure i dipendenti delle aziende private. "Indirettamente - sottolinea il leader della Cgil, Guglielmo Epifani - è anche un messaggio a Confindustria". "Se un settore si blocca per così tanto tempo, c'è il rischio che si blocchino anche tutti gli altri contratti" dice il numero uno della Cisl, Savino Pezzotta. Che aggiunge: "È uno sciopero che serve anche a evitare che i cattivi esempi facciano scuola". E, infatti, il comunicato è chiaro: lo sciopero è a sostegno del "rinnovo di tutti i contratti, a partire da quello del pubblico impiego". Come è noto, anche il contratto da sempre considerato come quello "guida" del settore privato, quello dei metalmeccanici, è incagliato e per ora le distanze tra le parti sono abissali. Naturalmente, per la legge sul diritto di sciopero, la prima data utile nel calendario delle proteste sarà comunque nel mese di giugno. Il che significa che c'è ancora tempo per evitare che i lavoratori scendano in piazza. È ciò che si augura il leader della Uil, Luigi Angeletti. "È un momento di mobilitazione che speriamo di non attivare mai perché ci aspettiamo che il governo diventi ragionevole e faccia i contratti". La Uil è stata anche l'organizzazione che più delle altre si è detta contraria ad un unico momento di lotta, come tipicamente è uno sciopero generale nazionale, strumento sul quale spingeva invece la Cgil. La decisione di ieri è il frutto di una mediazione che accontenta tutti. "Avevamo bisogno di una mobilitazione lunga, perché uno sciopero fatto in un giorno non avrebbe avuto effetti" commenta soddisfatto Angeletti. "È la risposta giusta che si doveva dare. Ora tocca al governo fare i passi che ci aspettiamo" dice Epifani. "È quello che avevamo concordato venerdì 14. Cioè di accompagnare la vertenza con un mese di mobilitazione" spiega Pezzotta. Il leader della Cisl ci tiene a sottolineare anche la rapidità della riunione, definendola "una risposta" a chi parlava "di divisioni interne e profonde lacerazioni" tra i tre sindacati. Dopodomani si vedrà se la minaccia di una mobilitazione così lunga e articolata, riuscirà a "intimorire" il governo e a dare qualche cartuccia in più allo schieramento delle colombe (An e Udc). L'appuntamento a Palazzo Chigi - al quale prenderanno parte non solo Cgil Cisl e Uil ma anche gli altri sindacati rappresentativi all'interno del pubblico impiego - è per le 19. A presiederlo sarà Berlusconi in persona. Intanto, dopo le dichiarazioni poco concilianti del ministro leghista Roberto Maroni, ieri è stata la volta di chi si augura un accordo rapido. Certo, uno sciopero "a tavolo aperto" - su questo nel governo concordano tutti - "non aiuta". Ma è comunque "legittimo" come precisa il ministro dell'Innovazione, Lucio Stanca, che sta coordinando una sorta di task force per mettere a punto delle proposte sulla mobilità e sull'efficienza. A schierarsi affianco ai sindacati, ritenendo "l'aumento richiesto sostanzialmente in linea", anche il Nuovo Psi con il ministro per l'Attuazione del programma, Stefano Caldoro.


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