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Mattino - Caserta-Vertenza cattedre, occupato il Csa

Vertenza cattedre, occupato il Csa CARMINE AURILIO Blocco di via Ceccano, occupazione del piano terra del Csa, intervento delle forze dell'ordine per evitare che l'agitazione sconfinasse in atti d...

22/09/2004
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Il Mattino

Vertenza cattedre, occupato il Csa
CARMINE AURILIO
Blocco di via Ceccano, occupazione del piano terra del Csa, intervento delle forze dell'ordine per evitare che l'agitazione sconfinasse in atti di teppismo. Uffici di fatto chiusi poiché era impedito l'accesso agli stessi. Una giornata, quella di ieri, veramente infausta per il mondo della scuola e per il pianeta handicap, ma solo propedeutica all'inasprimento della lotta deciso dai sindacati confederali scuola, con l'approvazione dei segretari provinciali confederali Guida, Colamonici e Farinari, che prevede il presidio a tempo indeterminato del Csa.
La tensione tra i precari presenti in via Ceccano è salita a livelli di guardia e solo il senso di responsabilità e di dignità hanno impedito il verificarsi di una vera e propria rivolta. La folla di sindacalisti e di precari, guidati dai rappresentanti del sindacato di coordinamento insegnanti di sostegno, infatti, ha manifestato con compostezza il disagio e la rabbia nei confronti di una situazione ritenuta paradossale. "Non si comprende - dicono i coordinatori del Sis - perché vengano autorizzati nuovi corsi per il conseguimento del diploma di specializzazione se non vi è l'esigenza di ulteriori docenti specializzati. L'attuale disoccupazione di precari storici del sostegno è dovuta, infatti, alla pletora di specializzati sfornata dalle Sicsi. Necessita che questo, come previsto dalla legge, venga impedito dal direttore generale Bottino visto che si registra un esubero di personale. Pronti a proseguire le azioni legali avviate per il blocco dei nuovi corsi fino a spingerci dinanzi al giudice del lavoro".
E dopo l'ennesima fumata nera scaturita dall'incontro con il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Ercole Ammaturo, il ricorso al giudice ordinario da parte dei sindacati confederali casertani in merito alla vertenza sugli organici di sostegno e Ata appare sempre più inevitabile. "I consigli direttivi provinciali di Cgil-Cisl-Uil - dicono i rispettivi segretari Camilla Bernabei, Vincenzo Brancaccio e Franco Pascarella - riuniti in seduta congiunta nell'aula magna dell'Istituto Superiore "Manzoni" di Caserta hanno condiviso in pieno la denuncia che abbiamo presentato al Ministro Moratti con richiesta di verifiche ispettive che facciano chiarezza completa sulla situazione verificatasi e sulle violazioni poste in essere, sul complessivo tentativo dell'Amministrazione a tutti i livelli di aggredire la scuola pubblica statale casertana e campana e con essa diritti sociali e diritto al lavoro". Viene altresì riconfermato lo sciopero generale previsto per il 15 ottobre prossimo. "Desideriamo - dice Pascarella - che si attivi la politica dei bisogni rispetto a una politica dei tagli che offende la dignità personale degli alunni diversamente abili e delle famiglie. La vertenza deve per forza trasformarsi in lotta visto il rifiuto totale al confronto manifestato dalla Direzione generale".
E allora è stato approntato un esposto-denuncia inviato al ministro nel quale nel dettaglio vengono esaminate le violazioni poste in essere dall'ex provveditorato e dalla direzione regionale. Vengono citate scuole e casi verificatisi nel suo interno a testimonianza di un uso indiscriminato e immotivato dei tagli operati dal Csa che rende illegittimi gli organici. Non vengono, comunque, fermati i tentativi di conciliazione prima di adire le vie legali. E così oggi un primo incontro con il prefetto Profili di Napoli al quale seguirà il giorno 27 un incontro ufficiale, e definitivo, nella stessa sede con il direttore generale Bottino. "A livello provinciale - conclude Brancaccio - la lotta prosegue sia sul piano politico sindacale sia su quello legale, fino al riconoscimento dei 340 posti che servono alla scuola di Caserta".


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