Mattino-AN E UDC: I NUOVI PROGRAMMI DEVONO ESSERE DISCUSSI DA TUTTI
AN E UDC: I NUOVI PROGRAMMI DEVONO ESSERE DISCUSSI DA TUTTI Maggioranza divisa sulla scuola ELENA ROMANAZZI VIA al mini test nella scuola, ma con quali programmi? La maggioranza di governo ha dat...
AN E UDC: I NUOVI PROGRAMMI DEVONO ESSERE DISCUSSI DA TUTTI
Maggioranza divisa sulla scuola
ELENA ROMANAZZI
VIA al mini test nella scuola, ma con quali programmi? La maggioranza di governo ha dato sì piena fiducia al ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti sull'anticipo a settembre di una parte della riforma dei cicli, ma ora si interroga e si divide sui programmi. Le indiscrezioni e le bozze preparate in fretta e furia dalle nove commissioni ministeriali istituite - si lamentano i responsabili scuola di An, Fi, Lega e Udc - non sono state discusse e approvate in modo collegiale e l'analisi non potrà essere conclusa a settembre.
A chiedere un dialogo e un confronto serio sulla programmazione del futuro è Giuseppe Valditara di Alleanza nazionale: "Dalla lettura delle bozze, per quanto concerne le elementari, ma anche le medie, occorre una calibratura delle varie discipline". Valditara sottolinea che "le novità non mancano" ma che tutto deve essere "ancora approfondito, migliorato, discusso". Cosa non va? "Non sono pienamente d'accordo con l'educazione sessuale fin dalla seconda elementare, è eccessivo. E poi la storia, si utilizzano terminologie improprie come 'l'epoca dell'imperialismo' che ha un sapore marxista che noi non possiamo accettare". Se Alleanza Nazionale salva una parte delle nuove linee ed anche la sperimentazione, dall'Udc la bocciatura è su tutti i fronti. Beniamino Brocca non usa mezzi termini: "Questi programmi sono appena imbastiti e mancano della qualità che si richiede per applicarli alla sperimentazione. Partire ora è un errore". L'Unione di centro ha programmato una conferenza nazionale per ottobre sulla scuola. Ma la linea è già chiara: "Il ministro Moratti - spiega Brocca - si era impegnato a non toccare, per il momento, le elementari e invece ci troviamo con il maestro prevalente e tutte le altre modifiche". Brocca preferisce non parlare di sperimentazione perché, così com'è, manca dei necessari presupposti scientifici: "È piuttosto un test, una esperienza che si farà a lume di naso. Noi abbiamo grosse perplessità: la scuola non ha bisogno di scossoni frenetici ma di proposte serie per migliorare la qualità del servizio". Più ottimista la Lega. Aldo Fumagalli, sindaco di Varese e responsabile scuola del partito, promuove a pieni voti le indicazioni di massima sui programmi. "Le commissioni stanno ancora lavorando, le nostre richieste sono state tutte recepite". "Avevamo chiesto - spiega - di inserire la conoscenza della realtà locale e il radicamento sul territorio e questo c'è nelle bozze. Sul resto, quando gli esperti avranno concluso il lavoro, avanzeremo ulteriori proposte con gli altri partiti della maggioranza". Pieno appoggio alla Moratti ma qualche riserva sui programmi anche da Mario Mauro di Forza Italia: "Aspetto di commentare i programmi quando questi verranno presentati ufficialmente. Ma, in base alle indiscrezioni, vorrei maggiori informazioni sull'educazione sessuale fin dalle elementari". Mauro però non ritiene un azzardo la sperimentazione: "L'ha chiesta l'opposizione e anche l'Udc, il test costituisce una garanzia. Se il governo avesse deciso di sperimentare nell'economia e nella giustizia si sarebbe evitato forse il conflitto che c'è stato anche con i sindacati".