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Manifesto: «Tutto sulle nostre spalle». Statali contro la manovra

CGIL in piazza

12/06/2010
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il manifesto

Chiara Zappalà

Chi la crisi non l'ha provocata, e che ora non vuole pagare di tasca propria il risanamento dei conti pubblici, scende oggi in piazza. I dipendenti pubblici e quelli della scuola si ritroveranno a Roma (in piazza della Repubblica alle 3 del pomeriggio) contro la manovra economica per la manifestazione organizzata dalla Fp Cgil e dalla Flc Cgil.
Il governo chiede alle famiglie italiane di tirare la cinghia, ma lo chiede solo alle categorie di lavoratori già deboli. La Fp Cgil ha denunciato il blocco dei contratti collettivi tra il 2011 e il 2013, quindi degli stipendi, il blocco della contrattazione integrativa, il blocco del turnover.
Insomma l'Italia che verrà sarà un paese fermo. Poi ci sono i tagli: molti contratti «atipici» non verranno rinnovati ma anche i dipendenti pubblici a contratto a tempo indeterminato riceveranno una busta paga più leggera. I tagli alle regioni e agli enti locali avranno ricadute pesantissime sui cittadini che si vedranno cancellati molti servizi, mentre quelli alla ricerca impoveriranno un sistema sottoposto già da anni a privazioni e stenti.
La manovra vieta ai dipendenti pubblici l'utilizzo di mezzi propri durante le ispezioni. Questo significa che un ispettore dell'agenzia delle entrate non potrà andare in giro con la propria auto per cercare gli evasori fiscali e che un impiegato Inail non potrà controllare se le norme di sicurezza sul posto di lavoro sono rispettate nelle fabbriche, nei capannoni, nei cantieri sparsi su tutto il territorio.
Tutto il mondo dell'istruzione, dalla scuola dell'infanzia alle superiori dovrà pagare un conto salatissimo. Il taglio medio imposto da quest'anno fino alla pensione è di 29 mila euro a persona e lo stato andrà a recuperare in totale 19 miliardi entro il 2050. Inoltre, la manovra cancella tre anni di carriera al personale scolastico, dal 2011 al 2013. Le conseguenze peseranno sull'avanzamento di carriera per tutte e otto le categorie contrattuali, dai bidelli ai docenti delle superiori.
Alla manifestazione, che prepara allo sciopero generale del 25 giugno, hanno aderito anche il Pd, l'Idv e Sel. Il corteo da piazza della Repubblica si sposterà verso largo Santa Susanna e attraverserà piazza Barberini, via Sistina, Trinità dei Monti poi viale Gabriele D'Annunzio per arrivare in piazza del Popolo, dove prenderanno la parola Domenico Pantaleo (Flc), Rossana Dettori (Fp) e il segretario generale Cgil Guglielmo Epifani. Ma già in mattinata, in piazza del Popolo, verranno spiegati ai cittadini gli effetti della manovra e ci sarà spazio per spettacoli di teatro di strada.


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