Manifesto: Taglio delle tredicesime Ricercatori, i più tartassati
E la rete 29 aprile lancia la campagna: «Tremonti tassaci tutti»
Roberto Ciccarelli
Potenza di un refuso. L'annuncio di un taglio della tredicesima per forze di polizia, vigili del fuoco, prefetti, diplomatici e docenti universitari fatto pochi giorni fa dal relatore della manovra Antonio Azzollini ha creato una mezza rivolta nel governo. La Russa è intervenuto a favore dei poliziotti, Frattini ha riconosciuto le ragioni dei diplomatici, il ministro dell'Economia Tremonti ha fatto retromarcia sui magistrati. Quasi tutto è rientrato, sono state presentate le scuse per il «refuso», un atto di umiltà inconsueto per questo governo.
Unica a tacere, Mariastella Gelmini, ministro di scuola e università, che nulla ha detto a favore dei docenti, ricercatori e precari universitari. Nelle dichiarazioni dell'ultima settimana il ministro bresciano ha escluso che dalla sua fondazione Liberamente qualcuno abbia attaccato il coordinatore Pdl Denis Verdini, ha assicurato che Berlusconi troverà una sintesi con le regioni, non si è risparmiata un attacco a Fini, si è preoccupata del rilancio turistico del Lago di Garda. Nemmeno per un istante la sua frenetica attività sembra essere stata colpita dall'urgenza di scavare trincee a difesa di una delle categorie che dovrebbe governare.
Sempre fiduciosa nella creatività contabile di Tremonti, distratta quando anche quest'ultimo ammette che il governo è incappato in «criticità comunicative» sulla manovra, Gelmini sembra volere fare di tutto per dimostrare la propria indifferenza rispetto all'iniquità dei tagli che colpiranno in maniera indirettamente proporzionale i ricercatori e i docenti nei prossimi tre anni. Salvo cambiamenti dell'ultimo minuto, la manovra prevede il blocco di tre anni degli scatti stipendiali e il blocco dell'adeguamento degli stipendi sulla base degli indici stabiliti ogni anno dall'Istat.
Secondo una proiezione della Flc-Cgil un ordinario anziano perderà 6402 euro per il blocco degli scatti e 7530 euro per il mancato adeguamento Istat. Un giovane ricercatore perderà 6642 euro per il blocco degli scatti e 5650 euro per il mancato adeguamento Istat. È stato inoltre calcolato che il peso percentuale dei tagli sulla retribuzione annuale di un giovane ricercatore sarà del 32,7 per cento, mentre per un professore ordinario l'aliquota dovrebbe essere del 6,91 per cento. Data la disparità di reddito, all'incirca 80 mila euro annui, l'iniquità è sotto gli occhi di tutti.
Ma non della Gelmini alla quale è sfuggito che i sacrifici richiesti agli universitari di ogni ordine e grado si potrarranno ben oltre il periodo di austerity annunciato dal governo, a differenza di altre categorie del pubblico impiego. Quella del silenzio, del parlare d'altro o della negazione è una «strategia mediatica», ma potrebbe anche attestare l'irrilevanza di un ministro.
Lo dimostra la petizione «Tremonti tassaci tutti!» lanciata tre giorni fa sul sito della rete 29 aprile, il coordinamento della protesta dei ricercatori che cercherà di bloccare il prossimo anno accademico, e sottoscritta da più di mille docenti. I ricercatori chiedono l'introduzione di un'aliquota addizionale unica uguale per tutti e il contemporaneo ritiro dei tagli. Una proposta che povrebbe garantire gli stessi risparmi pianificati dal governo fatta a chi ha in mano le redini del cavallo e non a chi preferisce lasciarsi trasportare.
Non è chiaro se richieste di questo o di altro tipo verranno mai accolte dal custode del rigore di bilancio, considerato anche lo scarso peso di cui godono attualmente le categorie della docenza. Non c'è però alcun dubbio che nel dibattito ci sia una rumorosa assenza: quella dei precari. Una delle regolette più odiose di questa manovra stabilisce per l'anno prossimo il contenimento della spesa per i contratti a termine nella pubblica amministrazione entro il limite del 50 per cento di quanto speso nel 2009.
Le università saranno costrette ad espellere 26.500 precari. Di questi 20 mila sono docenti a contratto. L'associazione 20 maggio nata dal forum lavoro del Pd calcola che questa misura provocherà entro un anno il licenziamento di 150 mila persone dalla pubblica amministrazione. Quanti precari staranno aspettando in queste ore una dichiarazione della grande assente di Viale Trastevere?