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Manifesto-Scuola, niente soldi per la riforma

Scuola, niente soldi per la riforma Il governo non garantisce la copertura finanziaria. E fa sparire il testo di legge IAIA VANTAGGIATO Tremonti l'aveva detto: non ci sono soldi sufficienti per fa...

30/03/2002
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il manifesto

Scuola, niente soldi per la riforma
Il governo non garantisce la copertura finanziaria. E fa sparire il testo di legge
IAIA VANTAGGIATO
Tremonti l'aveva detto: non ci sono soldi sufficienti per far partire la riforma della scuola. Era il 14 marzo, giorno in cui il consiglio dei ministri aveva approvato - in seconda lettura - il disegno di legge delega sulla riforma. Niente paura aveva assicurato, in quell'occasione, Silvio Berlusconi: il governo si impegna a garantire le risorse necessarie per rilanciare il sistema educativo. Uomo di poche parole ma di molte cifre, il presidente del consiglio si era sbilanciato sino a prevedere la consistenza dell'investimento: tra i 15 e i 19 mila miliardi di lire. Al momento non solo mancherebbero i soldi ma sembrerebbe persino sparito lo stesso testo del provvedimento. A quest'ora, dovrebbe essere già approdato in commissione Senato per l'avvio dell'iter parlamentare ma se ne sono perse le tracce.

Così - ieri - cominciano a trapelare le prime indiscrezioni. Il disegno di legge potrebbe tornare in consiglio dei ministri perché i conti non tornano: in particolare il piano pluriennale di investimenti sul personale previsto dall'articolo 1 del Ddl non avrebbe alcuna copertura economica. Alla contrattazione separata per docenti e personale Ata proposta da Moratti si era, tra l'altro, opposto lo stesso ministro Frattini. E parere negativo sarebbe stato espresso - solo due giorni fa - dall'intero consiglio dei ministri.

Minimizza il dicastero di viale Trastevere: "Semplici problemi tecnici - si limita a precisare - il disegno di legge era in visione alla presidenza della Repubblica ma Ciampi era fuori Roma e non ha potuto prenderne visione".

Un po' poco per rassicurare quanti da sempre si dichiarano convinti della fragile ossatura finanziaria del progetto-Moratti. "Ci si affida - dichiara il segretario della Cgil scuola, Enrico Panini - all'avventura di cercare risorse di Finanziaria in Finanziaria e intanto si penalizza pesantemente il servizio scolastico pubblico con una drastica riduzione degli organici".

Panini non si mostra stupito dalle indiscrezioni né tantomeno - sostiene - può far testo la precisazione del ministro dell'Istruzione apparsa sul Corsera di martedì: "E' una excusatio non petita - dice - e comunque conferma che per ora non ci sono soldi".

O meglio, ci sarebbero: 155 mila miliardi in previsione di bilancio per leggi in corso di approvazione. Esclusa la scuola. Non quella privata certo - denuncia Panini - per la quale è invece previsto un costante aumento di risorse.

Anche Massimo Di Menna, segretario della Uil-scuola, parla di "incertezza assoluta" ma ne limita la portata alle risorse disponibili per il prossimo anno. E, cauto, aggiunge: "Nulla può farci dire che ci sia una difficoltà di copertura" Nulla tranne che la chiusa delle sue stesse dichiarazioni: "C'è troppa indeterminatezza. Si sta partendo col piede sbagliato",


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