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Manifesto-Scuola, Letizia Moratti fa marcia indietro sul tutor

Scuola, Letizia Moratti fa marcia indietro sul tutor Ma i sindacati restano insoddisfatti: "Vogliono abolire gli scatti di anzianità per gli insegnanti" IAIA VANTAGGIATO ROMA L'introduzione del t...

24/09/2004
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il manifesto

Scuola, Letizia Moratti fa marcia indietro sul tutor
Ma i sindacati restano insoddisfatti: "Vogliono abolire gli scatti di anzianità per gli insegnanti"
IAIA VANTAGGIATO
ROMA
L'introduzione del tutor sarà graduale, sperimentale e flessibile. Lo ha affermato Letizia Moratti nel corso di un incontro con i sindacati tenutosi, ieri, all'Aran. Una marcia indietro niente male per il ministro dell'istruzione che sulla figura del tutor aveva puntato gran parte della sua riforma. Quanto al resto, la ripresa delle trattative ha riservato ben poche novità: nessun taglio a finanziamenti e personale anzi, ben 413 milioni di euro per la valorizzazione del personale docente e tecnico-amministrativo nonché ampia condivisione con i sindacati a trovare soluzione per la scuola. Moratti dixit e, con lei, il ministro del tesoro Siniscalco.

Sarà, ma i sindacati non sembrano disposti a condividere granché e già programmano - in tempi strettissimi - una riunione intersindacale per decidere eventuali mobilitazioni a sostegno dei rinnovi contrattuali e della difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni.

Moratti potrà anche cedere qualche metro di terreno sulla figura del tutor ma il fantasma che aleggia sull'incontro è la finanziaria del 2005: tra le indiscrezioni, il blocco degli scatti di anzianità per gli insegnanti. Chiamata a rispondere, la ministra ha affermato di non saperne nulla. Salvo poi affermare - con assoluta certezza - che "nel quadro di contemnimento della scuola pubblica, il settore scuola è escluso".

"Sulla finanziaria - è il commento di Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil scuola-Flc - Moratti ha dichiarato le proprie intenzioni ma la legge non è, a tutt'oggi, ancora nota". Una replica? "Quello che già sappiamo - avverte Panini - è già ampiamente sufficiente per dire che se verranno formalizzati il blocco degli scatti di anzianità e i tagli, noi andremo unitariamente allo sciopero".

Del resto, lamenta ancora la Cgil, totale è stato il silenzio non solo sulle effettive risorse ma anche sugli oltri 50mila bambini in lista d'attesa per entrare in una scuola dell'infanzia statale e impossibilitati a farlo per carenza di insegnanti.

Insomma, dall'incontro col ministro, i sindacati - chi più chi meno - sono usciti del tutto insoddisfatti e di tutte le questioni sul tappeto non una ha trovato un ancorché minimo inizio di soluzione. Attacca la Cislil cui segretario generale, Francesco Scrima, denuncia "la persistente cocontraddittorietà del governo che da una parte riconesce la centralità della scuola e dall'altra persegue una ostinata politica di taglieggiamento di risorse". Stesso tasto finanziario batte il sgretario della Uil Massimo Di Menna che dichiara senza mezzi termini: Se l'ipotesi relativa all'eliminazione degli scatti di anzianità dovesse trovare conferma, nel mondo della scuola sarà rivolta". Per fortuna che a sostenere il ministro dell'istruzione resta sempre lo Snals del Fedele Ricciato che ha giudicato addirittura "proficuo" l'incontro di ieri.


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