Manifesto-Scuola a secco di cattedre
TAGLI Scuola a secco di cattedre Per il ministero le iscrizioni sono diminuite Invece sono aumentate. Classi a tempo pieno in stallo CINZIA GUBBINI ROMA Aumentano le iscrizioni, ma diminuiscon...
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Scuola a secco di cattedre
Per il ministero le iscrizioni sono diminuite Invece sono aumentate. Classi a tempo pieno in stallo
CINZIA GUBBINI
ROMA
Aumentano le iscrizioni, ma diminuiscono gli insegnanti. In queste ore tutte le regioni italiane sono chiamate a rapporto per l'assegnazione degli organici nelle scuole, e cominciano i dolori. Non ci sono soltanto i tagli alle cattedre - alle elementari mancheranno all'appello 2.200 insegnanti; alle medie 590, alle scuole superiori 2.513. Ma anche clamorose discrepanze tra il numero di alunni su cui si basa il ministero per distribuire gli insegnanti, e il numero effettivo delle iscrizioni. Solo contando le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria e Friuli ci sono 48 mila ragazzi in più rispetto a quelli calcolati dal ministero, e ben 65 mila richieste per il tempo pieno (elementari) e il tempo prolungato (medie). "Le promesse di Moratti, che assicura alle famiglie di poter scegliere il percorso formativo del proprio figlio, vengono clamorosamente smentite dai fatti", afferma il segretario della Cgil scuola, Enrico Panini.
Il fatto è che il ministero calcola la distibuzione degli organici non in base alle iscrizioni effettive, ma in base a quelle "previsionali". Si tengono in considerazioni cioè le serie storiche e alcuni indicatori, tra cui i siucidi e i tassi di povertà. E' chiaro che ne viene fuori un quadro che nulla ha a che fare con la realtà. Ma c'è di più: Moratti non mette in conto né l'iscrizione dei bambini stranieri (che in genere continuano a iscriversi fino a settembre) né i ragazzi delle scuole superiori che sono stati bocciati e decidono di iscriversi di nuovo. Si delinea un modello di scuola ben preciso: non si tengono in conto gli sforzi di recupero, né le situazioni a rischio. Non interessano.
Ma vediamo la situazione delle regioni in cui è stato possibile rilevare finora i dati.
Friuli
Qui abbiamo: 2 mila bambini in lista di attesa per accedere alla scuola dell'infanzia, mille alunni che hanno chiesto il tempo pieno, ma probabilmente non potranno usufruirne. A meno che i dirigenti scolastici non decidano di lanciarsi in soluzioni improbabili, come smontare il modello del tempo pieno riducendo le ore di compresenza. Anche perché in Friuli alle elementari gli insegnanti diminuiscono dell'1,38%, cioè meno 63 cattedre
Veneto
Qui, solo alle elementari, sono 2.700 gli alunni in più che chiedono il tempo pieno. In questo ordine di scuola la regione di Galan non avrà neanche un insegnante in aggiunta, quando ne servirebbero almeno 300
Liguria
Alle elementari si sono iscritti 1.648 bambini in più, il ministero taglia 106 cattedre. Alle medie ci sono 468 alunni in più, il ministero elemosina 36 insegnanti. Alle superiori gli alunni aumentano di 1272 unità, il ministero cancella 88 posti
Emilia Romagna
Tra medie e elementari si contano 2080 alunni in più. Alla scuola superiore aumentano di 6 mila. Contando anche la scuola dell'infanzia arriviamo a 11 mila persone. A fronte di ciò, il ministero propone 60 insegnanti in più alle elementari, 57 alle medie. Ma, attenzione, Viale Tratevere si basa sull'organico del marzo 2003, cioè ben prima che fosse inseirita qualche iniezione di posti. Allo stato attuale nella scuola dell'Emilia Romagna lavorano 346 persone in più, che non risultano nel calcolo. Altro punto dolente, il tempo pieno. Sono 8 mila i ragazzi che ne hanno fatto richiesta. Nessuno sarà accontentato. Solo a Bologna dovranno accontentarsi di 30 ore settimanali duemila famiglie.
Piemonte
Anche qui i dati previsionali del ministero sono completamente sballati. In totale alla direzione regionale risultano 7.500 iscrizioni in più rispetto a quelle conteggiate dal ministero. Per la precisione servirebbero quasi cento sezioni in più nelle scuole dell'infanzia; alle elementari si conta un aumento di 2.800 bambini, alle superiori risultano quasi 4 mila studenti in più. In risposta, il ministero ha deciso di tagliare 110 insegnanti alle elementari, 148 alle superiori ma - troppa grazia - di assegnare 2 docenti in più alle scuole medie. Le richieste per il tempo pieno sono aumentate di 630 unità rispetto all'anno scorso. Ovviamente non saranno coperte
Lombardia
Anche qui, i conti non tornano. Alle elementari si sono iscritti 4289 alunni in più. Per il ministero sarebbero 1126 in meno. Alle medie sono 1306 in più, per il ministero 377 di meno. Ci sono, inoltre, 392 richieste in più di classi a tempo pieno e 150 in più a tempo prolungato. Drammatica anche la situazione alle superiori: 8.103 alunni in aumento, mentre per Viale Trastevere sarebbero in diminuzione. Di 695 unità. In Lombardia ci saranno 13 insegnanti di meno alle elementari, 54 alle medie e 143 alle superiori
Puglia
Anche qui, è tutto un taglio. Alla scuola elementare dovranno fare a meno di 248 insegnanti; alla scuola dell'infanzia si aggiungono solo 13 posti; alla scuola media si tagliano 103 cattedre e in quella superiore saranno 215 gli insegnanti in meno. Cgil, Cisl e Uil, mercoledì, hanno fatto saltare il tavolo delle trattative: "Qui i conti non tornano - denuncia Gianni Milici della Cgil scuola - alle scuole superiori, ad esempio, le iscrizioni sono cresciute di quasi 4 mila persone. E se è vero che alle scuole medie si registra un decremento, di 1.550 alunniche c'entra tagliare 103 cattedre? Questa è una logica puramente aritmetica. Anche perché usciamo da tre anni di tagli, e qui sembra se ne dimentichino tutti". Milici ricorda un altro problema, che non è solo pugliese: quello dei bambini "anticipatari" alle scuole dell'infanzia. Il primo decreto della riforma Moratti dice che potranno essere iscritti bambini di due anni e mezzo solo in presenza di precise intese con gli enti locali: "Qui sono già state accettate le iscrizioni di 4.300 anticipatari, a fronte delle dichiarazioni dei comuni pugliesi che sostengono di non avere le risorse necessarie".
Calabria
Qui solo un dato è certo: le iscrizioni sono cresciute alla scuola dell'infanzia. Per la precisione, il prossimo anno ci saranno 100 bambini in più rispetto alle previsioni del ministero. Che concede solo 6 insegnanti
Sicilia
Altro buco nero. Prendiamo le scuole superiori: le iscrizioni in più sono 7.300. Il ministro Moratti ha deciso di tagliare nella regione di Cuffaro 388 insegnanti in questo ordine di scuola