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Manifesto-REGIONI "L'accordo stracciato"

REGIONI "L'accordo stracciato" Il presidente della Conferenza Errani: "Manterremo alto lo scontro" I. VA. Solo giovedì scorso la Conferenza delle Regioni aveva dichiarato "irrimediabilmente compro...

31/01/2006
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il manifesto

REGIONI "L'accordo stracciato"
Il presidente della Conferenza Errani: "Manterremo alto lo scontro"
I. VA.
Solo giovedì scorso la Conferenza delle Regioni aveva dichiarato "irrimediabilmente compromesse" le relazioni col governo accusato di agire unilateralmente e a colpi di decreti. E proprio ieri, quasi a conferma di un'affermazione affatto azzardata, arriva il nuovo decreto sulla sperimentazione. Ne parliamo col presidente della Conferenza, Vasco Errani.

Presidente, ma non vi eravate accordati col governo per rinviare tutto al prossimo anno?

Quell'accordo è stato letteralmente stracciato - e ancora una volta in modo del tutto unilaterale - dal ministro Moratti.

Come spiega tutta questa fretta da parte del ministero?

Ritengo che ci troviamo di fronte a una scelta in parte propagandistica e in parte ideologica che non fa i conti con lo stato delle cose concrete e che rischia di gettare in uno stato di confusione totale le scuole, gli studenti e le famiglie.

A cosa si riferisce?

Pensi soltanto al fatto che le iscrizioni per il prossimo anno si sono chiuse il 25 gennaio scorso: gli studenti, insomma, hanno già fatto le loro scelte sulla base dell'impianto scolastico attualmente vigente; un impianto che, a settembre, rischia di venire stravolto. Per non parlare dei nuovi profili professionali - dei quali nessuno conosce ancora con chiarezza i contorni - o di quelli giuridici: dalle tabelle di confluenza alle relazioni col sistema formativo al valore legale dei titoli di studio.

Ha dimenticato le risorse.

Solo la scorsa settimana abbiamo chiesto al governo di adottare - quanto prima possibile - misure urgenti per consentire l'utilizzo immediato delle risorse previste dalla finanziaria del 2006 e destinate al percorso dell'istruzione e della formazione professionale. Del resto, dobbiamo ancora provvedere al recupero delle risorse relative all'annualità 2005. E mi riferisco, in particolare, al mancato decreto di ripartizione del Fondo di 45 milioni di euro per l'attuazione del Piano programmatico di spesa relativo all'assolvimento del diritto-dovere all'istruzione.

Chi avrebbe dovuto emanarlo?

Il ministro dell'economia Giulio Tremonti.

Come si comporteranno le Regioni di fronte al nuovo decreto-Moratti?

Ogni Regione, naturalmente, deciderà per sè. Quanto alla "mia" regione - l'Emilia Romagna - non ci sarà nessuna sperimentazione.

Ultimamente i rapporti all'interno della Conferenza unificata e di quella Stato-Regioni sono apparsi burrascosi.

Le relazioni tra governo e sistema delle autonomie sono e restano negative ma, per quanto ci riguarda, continuiamo a lavorare.

E la scuola?

Terremo alto il livello di tensione col governo.


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