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Manifesto-Private a ruota libera

SCUOLA Private a ruota libera Aboliti gli esami alle elementari L'ultima circolare del ministro dell'istruzione IAIA VANTAGGIATO ROMA Infaticabili e discreti. Altrimenti non si potrebbero defi...

07/02/2006
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il manifesto

SCUOLA
Private a ruota libera
Aboliti gli esami alle elementari L'ultima circolare del ministro dell'istruzione
IAIA VANTAGGIATO
ROMA
Infaticabili e discreti. Altrimenti non si potrebbero definire i funzionari del ministero dell'istruzione che ormai da cinque anni - e sotto la paziente guida di Letizia Moratti - producono a ritmi fordisti note, circolari e decreti. Senza clamori e senza subire il fascino della ribalta. Anzi sembrano tenerci a che decreti, note, circolari restino custoditi quanto più è possibili negli anfratti segreti di viale Trastevere. E' accaduto con il decreto che anticipa la sperimentazione, datato 28 dicembre ma rimasto segreto sino al 30 gennaio; è accaduto con i decreti sulle confluenze e le quote orarie, anch'essi datati 28 dicembre ma resi noti soltanto il 1° febbraio. Ed è accaduto, di nuovo, ieri con una circolare del 31 gennaio (n. 777) che se formalmente definisce le norme relative agli anticipi delle scuole d'infanzia e delle scuole primarie, nei fatti esonera i bambini che frequentano le scuole private non paritarie dall'obbligo di sostenere - al termine di ciascun anno scolastico - gli esami di idoneità alla classe successiva "ivi compresi, al termine della scuola primaria, gli esami di idoneità alla prima classe della scuola secondaria di II grado". I cari e vecchi esami di V elementare, per intenderci.

Un provvedimento a sorpresa che trasforma le scuole elementari private in scuole paritarie e così facendo le abilita a rilasciare titoli di studio. Quegli stessi titoli la cui erogazione era stata interdetta alle scuole non paritarie - solo il 2 febbraio scorso - in virtù dell'approvvazione delle nuove disposizioni introdotte con l'emendamento al decreto sull'università. Un pasticciaccio brutto di fine legislatura nel quale ci si dimentica persino che la normativa sulle scuole non statali appena varata non è ancora operativa e che il funzionamento delle cosiddette "strutture scolastiche oraganizzate" (leggi private) è ancora regolato dalla legge sulla parità del 2000.

Contro la circolare 777, assicura ricorso il segreario nazionale della Flc-Cgil Enrico Panini: "E' evidente che in questo modo si cancella un altro elemento di garanzia per i ragazzi che frequentano le private, e le loro famiglie, e viene meno una funzione di controllo della qualità da parte del sistema pubblico. Quanto previsto dalla nota del ministero è la dimostrazione che per le private basta chiedere e la risposta arriva subito". E che si tratti di "una concessione fuori sacco" lo dimostra il fatto che - ancora una volta - è sufficiente una nota per modificare norme contenute in un decreto legislativo. Insomma, dimmi che scuola frequenti e ti dirò chi voti.

Durissima anche la dichiarazione della senatrice Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds nella Commissione istruzione: "Siamo alla liquidazione totale dell'istruzione primaria e a una palese violazione degli articoli 33 e 34 della nostra Costituzione in materia di diritto all'istruzione".


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