Manifesto-Mentre i sindacati respingono il decreto sulla sperimentazione della riforma scolastica, che oggi andrà alla firma del ministro Letizia Moratti, l'Ulivo annuncia battaglia parlamentare
Lo sciopero generale della Cgil Sciopero generale il 18 ottobre contro la politica del governo. Ed è subito polemica. "E''uno sciopero contro di noi", reagisce la Cisl, dalla Uil l'attacco più pes...
Lo sciopero generale della Cgil
Sciopero generale il 18 ottobre contro la politica del governo. Ed è subito polemica. "E''uno sciopero contro di noi", reagisce la Cisl, dalla Uil l'attacco più pesante è alla Fiom. Di nuovo maretta nell'Ulivo sull'"unità sindacale"
Mentre i sindacati respingono il decreto sulla sperimentazione della riforma scolastica, che oggi andrà alla firma del ministro Letizia Moratti, l'Ulivo annuncia battaglia parlamentare e di piazza contro il disegno di legge di riforma scolastica. Quando infatti la legge di riforma sulla scuola arriverà all'esame dell'aula del senato, i partiti del centrosinistra promuoveranno una mobilitazione nazionale di protesta. L'iniziativa è stata annunciata ieri da Albertina Soliani (Margherita) durante la conferenza stampa sulla scuola nel corso della quale l'opposizione ha annunciato anhce che chiederà la sospensione del ddl in commissione. La battaglia parlamentare sulla scuola - promette il presidente dei senatori Ds Gavino Angius - "si collega con quel movimento che c'è nelle scuole e nella società italiana contro la politica del ministro Moratti. Forse a qualcuno non piace la piazza, ma a noi sì". E mentre l'Ulivo non esclude di arrivare alla richiesta di dimissioni del ministro Moratti - "non so chi sia peggio lei o Tremonti", attacca Angius -, i sindacati bocciano quasi in toto le modifiche al decreto sulla sperimentazione che la stessa miniostro ha illustrato ieri alla commissione cultura del senato. Moratti ha confermato che le richieste di comuni e Cnpi per l'avvio del test sono state accolte. Questi i punti centrali che trapelano dal ministero: la sperimentazione potrà essere effettuata anche dagli istituti comprensivi; non vengono riaperti i termini per le iscrizioni anticipate; per la composizione delle classi si farà riferimento a chi è già iscritto alla scuola dell'infanzia; per quanto riguarda la scuola elementare, restano le iscrizioni fatte presso la scuola materna dello stesso circolo didattico; sono stati introdotti correttivi per favorire la decisione flessibile delle scuole; l'organizzazione della didattica si svolgerà rispettando i criteri di team con pari dignità di tutti gli insegnanti; è prevista la presenza degli insegnanti nei comitati nazionali e regionali di monitoraggio e verifica.
Le modifiche sono state illustrate ieri anche ai sindacati. Molto critici i giudizi di Cgil, Gilda e Cisl, più positivi quelli di Uil e Snals. "Un'improvvisazione senza capo né coda", dice il segretaroio della Cgil scuola Enrico Panini, secondo il quale "le modifiche riportano le novità sperimentali nell'ambito degli attuali poteri ordinari delle scuole autonome, per cui non è necessario un decreto". Panini osserva poi che "risulta così inaccettabile la divisione fra scuole che, con la sperimentazione, faranno l'inglese e scuole che, in conseguenza del taglio degli organici, non potranno garantirlo agli alunni".