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Manifesto: Mensa autogestita e malgrado i ricorsi il sostegno non c'è

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14/09/2010
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il manifesto

Francesca Pilla
NAPOLI
Secondo circolo didattico di Ercolano, scuola primaria e dell'infanzia, 900 alunni, un sito internet, gemellaggi con città europee, un giornalino scolastico sostenuto dall'Ordine dei giornalisti, una gita in arrivo per i bambini di quarta e quinta elementare già pronta per il 24 ottobre. Insomma una scuola da sogno. Se non fosse che per 22 alunni diversamente abili, di cui 7 con gravissime patologie che li costringono anche a restare intubati a scuola e assistiti da infermieri, ci sono solo 10 insegnanti e mezzo. Per non parlare della mensa per la materna che sarà autogestita dai genitori, o del tempo pieno alle elementari che non potrà essere garantito, mentre il taglio del corpo docente farà si che le 30 ore scolastiche si ridurranno a 27 per almeno una parte delle classi.
«Tutte le nostre iniziative sono consentite dai fondi messi a disposizione dall'Ue - spiega la dirigente scolastica Giovanna Tavali - mentre a livello strutturale ci troviamo solo davanti a continui tagli da parte del governo. L'anno scorso con l'introduzione della legge Gelmini abbiamo avuto il primo decurtamento, arrivato al 20% del corpo docente, quest'anno ci hanno privato di altri 3 insegnanti, e c'è il problema del personale di sostegno». La scuola apre i cancelli domani, ma ieri è arrivata l'informativa che ha comunicato la disponibilità di 10 insegnati di sostegno, più un maestro part time che si dovrà dividere con un'altra scuola. Una situazione più che complicata visto le patologie degli alunni, e una decisione presa non tenendo conto dei ricorsi delle famiglie, tutti vinti, che avevano ottenuto la presenza di almeno 13 maestri di sostegno. Il corpo docente si arrangerà come può in un istituto dove si contano 27 classi e 11 della materna che, con le nuove norme, potranno contare fino a 28 alunni.
I genitori dei piccoli bimbi della materna si sono autotassati per garantire il tempo pieno, una situazione ancor più grave se si considera che il secondo circolo si trova tra Pugliano e Resina, un'area tristemente nota per l'alta densità della criminalità organizzata, dove ci sono bambini a rischio, e condizioni familiari spesso disastrate. A peggiorare le cose ci si è messa anche la Regione, passata a marzo al Pdl, che ha chiuso i rubinetti a progetti importanti, come «Scuole aperte», che almeno garantivano agli istituti «a rischio» fondi per laboratori pomeridiani. Al Secondo circolo non hanno intenzione di mollare, aspettano la premiazione per un video realizzato interamente dai bambini, continuano gli scambi culturali con Palermo tra radio Siani e radio Cento passi, si attende con ansia la gita in Grecia, e si preparano per gli altri viaggi. Tutto però gentilmente «offerto» dall'Ue.


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