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Manifesto-Magnifici contro Moratti

Magnifici contro Moratti La conferenza dei rettori attacca frontalmente il ministro sulla riforma della docenza universitaria IAIA VANTAGGIATO ROMA E' scontro aperto tra la Conferenza dei rettor...

04/03/2005
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il manifesto

Magnifici contro Moratti
La conferenza dei rettori attacca frontalmente il ministro sulla riforma della docenza universitaria
IAIA VANTAGGIATO
ROMA
E' scontro aperto tra la Conferenza dei rettori e il ministro Letizia Moratti sul ddl che riforma lo stato giuridico della docenza universitaria e il futuro della ricerca. "Il dialogo avviato nei mesi scorsi - ha dichiarato ieri Piero Tosi, presidente della Crui - è ora compromesso e inevitabilmente interrotto. L'attuale formulazione del ddl continua a non rispettare questioni per noi irrinunciabili". L'idoneità a numero aperto per i professori associati, ad esempio: una promessa demagogica e impossibile da mantenere, vista la mancanza di risorse necessarie a coprire le assunzioni. E ancora, la creazione di figure ibride come quella del "ricercatore aggregato" cui verrebbe riconosciuto semplicemente un titolo ma non un ruolo. Del resto, taglia corto Tosi, è inutile parlare di una legge quando nulla si sa circa la sua possibile copertura finanziaria. Infine, discutere del ddl in fase pre-elettorale non aiuta certo a risolvere alcun problema. Per questo, la conferenza dei rettori chiede la sospensione immediata dell'iter del disegno di legge.

La dura presa di posizione arriva al termine di un incontro di due ore - evidentemente finito male - e sul quale ha sicuramente pesato la grande mobilitazione nazionale che ha coinvolto nei giorni scorsi tutti gli atenei italiani. Una mobilitazione che deve avere indubbiamente alzato i livelli della contrattazione. Non a caso - al promemoria inviato al ministro dalla Crui e con cui si lamenta l'assenza di un confronto aperto tra le diverse componenti del mondo accademico "in vista di soluzioni più largamente accettate e in grado di garantire un effettivo miglioramento del sistema" - Moratti ha prontamente risposto: "L'incontro di ieri mi ha fornito nuovi spunti di riflessione". Era ora, verrebbe da dire, visto che è da un po' di tempo che se ne discute.

Tosi attacca, Moratti indietreggia e va in cerca di pace: "Delle 15 proposte contenute dal documento presentato dalla Crui lo scorso gennaio, ne abbiamo recepite ben tredici". Perché litigare, dunque? Perché finché non riceviamo una risposta scritta - è il commento di Tosi - restiamo nel campo delle ipotesi.

Prova a rispondergli Moratti, ma il suo lessico forse sin troppo forbito continua a restare incomprensibile ai più: "Sussistono aspetti che saranno valutati in breve tempo con particolare riferimento alla loro compatibilità con la situazione europea e alle necessità del sistema scientifico, economico e sociale". Tosi non reagisce così che, secondo alcuni fonti, Moratti avrebbe deciso di cambiare strategia e di partire lancia in resta per spezzare il fronte dei rettori. Contattandoli uno a uno in cerca di alleanze. La stessa tattica - fallimentare - sinora utilizzata con i ricercatori.

Intanto la commissione Cultura della Camera ha dato il via libera agli emendamenti del relatore forzista Mario Pepe. Alla votazione in commissione non ha partecipato il centrosinistra che ha manifestato "sconcerto" per le proposte di modifica. "Un'opposizone strumentale e isolata", commenta Pepe che dà prova di cogliere appieno il senso dell'intera giornata: "Il mondo accademico apprezza nella sostanza il contenuto della legge". Con buona pace di Tosi.

Concorda - con pari acume - anche il capogruppo di Forza Italia in commissione cultura Fabio Garagnani: "Con gli emendamenti approvati si è migliorata di molto l'ipotesi originaria della legge e si è venuti soprattutto incontro alle esigenze dell'università". Parole che la capogruppo Ds in commissione Giovanna Grignaffini definisce "la cartina di tornasole" per valutare il vero orientamento degli universitari sulla riforma e sul modo "cialtronesco, superficiale e demagogico con cui il ministro Moratti ha cercato di mantenere la propria linea".

Moratti e non solo, vista la confusione che circonda un ddl del quale nessuno - neanche i membri della maggioranza - sa ormai più niente. Ma del quale tutti - con arrogante ostinazione - continuano a parlare. "Mi auguro - è la lucida chiosa di Giuseppe Valditara, responsabile scuola e università di An - che su questo inaspettato irrigidimento della Crui non abbiano influito pressioni politiche".


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