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Manifesto: Licei, Fioroni blocca la sperimentazione di Moratti

Sospeso il secondo ciclo, licei bloccati. Il ministero cerca di mediare con le regioni. L'assessore Silvia Costa: «Grande soddisfazione per l'iniziativa di Fioroni»

01/06/2006
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il manifesto

Iaia Vantaggiato
Roma

Sospesa la sperimentazione sul secondo ciclo prevista dalla riforma della scuola targata Moratti. A deciderlo, ieri, è stato il neoministro Giuseppe Fioroni che ha dichiarato: «Non intendo iniziare il mio mandato all'insegna dell'instabilita e dell'incertezza per studenti, insegnanti e genitori. Per non parlare dei gravi contenziosi aperti con le Regioni e con l'autonomia scolastistica».
Una decisione sulla quale avrebbe influito il limitato numero di progetti arrivati a Viale Trastevere - «54 su circa 1.750 istituti superiori» - nonché la loro sostanziale «inconsistenza»: «Le caratteristiche dei progetti pervenuti - assicurano dal dicastero dell'istruzione - non presentano elementi di innovazione tali da prefigurare in termini sperimentali la riforma».
Un gran pasticcio ereditato dal precedente governo, insomma, e rispetto al quale l'attuale viceministra all'istruzione Mariangela Bastico usa parole chiare: «Abbiamo scelto la strada della concretezza e deciso di rassicurare scuole, ragazzi e insegnanti». Tutti preoccupati, chiarisce, a causa dei famosi e fumosi titoli di studio in uscita - «che divento se decido di frequentare un liceo tecnologico?» - nonché dall'ormai cronica assenza di risorse. Bastico parla al mondo della scuola ma non solo. Perché, da consumata militante regionalista, afferma: «La sospensione del decreto esprime la chiara volontà di ricostruire rapporti di leale collaborazione tra il ministero e le regioni sui temi dell'istruzione».
Anche perché, si precisa, la sospensione del decreto è un provvedimento di doverosa autotutela del ministero in relazione ai ricorsi presentati al Tar del Lazio da 15 Regioni e alla Corte Costituzionale dalla Regione Toscana. Mediazione, è la parola d'ordine.
Vasco Errani, presidente della conferenza delle regioni dichiara: «Trovo il provvedimmento giudto, del resto le Regioni, a maggioranza avevano fatto questa richiesta. Apprezzo l'apertura fatta dal ministro Giuseppe Fiorani per l'avvio di un confronto serio con le regioni».
«Esprimo grande soddisfazione per l'iniziativa tempestiva del ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni di sospendere il decreto Moratti sulla sperimentazione del secondo ciclo scolastico». A parlare è l'assessore all'Istruzione della Regione Lazio Silvia Costa, responsabile del coordinamento della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni: «E' una decisione che rivela sensibilita' istituzionale e attenzione - aggiunge Costa - alle motivazioni che hanno indotto nove Regioni, con il nostro coordinamento, a presentare un ricorso al Tar, la cui udienza è fissata per domani».
«L'opera di restaurazione del centralismo all'Istruzione è iniziata - tuona Valentina Aprea (FI) che così commenta la decisione del Ministro Fioroni di sospendere la sperimentazione dei nuovi licei e dei Campus tecnico professionali, previsti dal Ministro Moratti per l'anno scolastico 2006/2007.
«Evidentemente il Ministro Fioroni ha la coda di paglia, nel senso che questo suo primo atto potrebbe preludere a decisioni pù gravi e conservatrici (conservatrici, ndr) , tese ad interrompere il processo di riforma del secondo ciclo, così faticosamente portato avanti nella precedente Legislatura».
Di scelta saggia parla invece Enrico Panini, segretario nazionale della Flc-Cgil: «La decisione del ministro Fioroni, per quanto ci riguarda, non può che rappresentare un antipasto rispetto a scelte di eguale rilievo ed altrettanto urgenti che devono riguardare la scuola dell'infanzia, elementare, media e superiore, con il ritiro dei Decreti legislativi n° 59 e 226, e le immissioni in ruolo del personale precario docente ed ATA. E tutto ciò per consentire alla scuola di ri-partire davvero a settembre nel migliore dei modi superando la Legge Moratti. Una legge sbagliata ed inaccettabile.
Puntuale ed opportuna definisce infine la decisione la senatrice dell'Ulivo Albertina Soliani. ma la querelle è ben lungi dall'essere risolta.


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