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PEDAGOGISTI Il pedagogista libertario Francisco Ferrer (nato nel 1859 e fucilato nel 1909), nella sua escuela moderna, fondata a Barcellona nel 1901, voleva formare uomini capaci di distruggere e rin...
PEDAGOGISTI
Il pedagogista libertario Francisco Ferrer (nato nel 1859 e fucilato nel 1909), nella sua escuela moderna, fondata a Barcellona nel 1901, voleva formare uomini capaci di distruggere e rinnovare senza posa il proprio ambiente e se stessi. La scuola moderna, (M'B Publishing) mostra il grande contributo degli anarchici alla laicizzazione della scuola.
Célestin Freinet (1896-1966), pedagogistafrancese, basò il suo metodo sulla libera sperimentazione del bambino. In un volume pubblicato postumo da Elise Freinet (L'apprendimento del disegno, Editori Riuniti), spiega il progetto che non riuscì a portare a termine, ma che ha fatto scuola: quello di "tracciare una vasta sintesi pedagogica, psicologica, culturale del disegno infantile in cui l'espressione artistica trovasse un proprio spazio".
Donald Winnicott (1896-1971), le cui conferenze incantavano gli allievi assistenti sociali o gli insegnanti di scuola materna, è lo psicoanalista che ha dato centralità al mondo del bambino e alle sue relazioni (Il bambino deprivato, Raffaello Cortina Editore).
Anche Marcello Bernardi (1922), pediatra, judoka e pedagogista libertario, autore di libri fondamentali come Il nuovo bambino (Rizzoli) voleva allievi capaci di pensare e ribellarsi. Un volume pubblicato da Elèuthera nel `96, Conversazioni con Marcello Bernardi di Roberto Denti, ripropone il suo manifesto, che si conclude così: "Non credere/ a chi ti comanda, a chi ti punisce/ a chi ti ammaestra, a chi ti insulta, a chi ti deride,/ a chi ti lusinga, a chi ti inganna, a chi ti disprezza./ Essi non sanno che tu sei ancora un uomo libero//".
Al pensiero di questi precursori s'ispirano pratiche, scuole e manuali. È nel solco di Winnicott, il quale riteneva "indegno indottrinare le persone", Microbi della psicoterapeuta infantile Manuela Trinci (Baldini Castoldi Dalai). Il volume è una lettura dei comportamenti quotidiani dei bambini accompagnata da indicazioni librarie. Un rutilante "luogo d'incontro" e scambio di saperi tra grandi e piccini che parla di scuola e non solo. Riprende invece lo spirito e le tecniche di Freinet, il bel manuale educativo Conoscere e usare i colori con i bambini (Sonda). L'autrice, Valentina Villetta, illustratrice per l'infanzia, è tra i fondatori dell'associazione "Tutti i colori del sole", che si occupa di avvicinare l'arte in ogni sua espressione al mondo dei bambini.
Quale uomo formerebbe invece un tutor "alla Moratti"? Costretto a concentrare su di sé 18 delle 27 ore settimanali, nominato e valutato dal dirigente scolastico regionale, a sua volta di nomina governativa, quel maestro diventerebbe l'ultimo anello di controllo su individui asserviti e seriali. Viziato o colonizzato, il bambino-consumatore avrebbe così la sua scuola d'infanzia a misura di "armadietto-congelatore", secondo una felice espressione di Roberto Denti. Ma attenzione, ingegneri - dice la storia -, badate a costruirlo piccolo quell'armadietto... Il bambino, altrimenti, potrebbe disobbedire e chiudervi dentro. O vi potrebbe... trasformare in cacca, usando l'anello magico di Bianca Pitzorno. Come nell'Incredibile storia di Lavinia, il romanzo edito da Einaudi ragazzi. (ge.co.)