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Manifesto-Libri-INSEGNANTI E ALLIEVI

INSEGNANTI E ALLIEVI Sulle spalle degli insegnanti italiani - il cui salario è inferiore a quello di quasi tutti i paesi europei - ricadono le promesse mancate della scuola. Riflessioni intorno al s...

17/01/2004
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il manifesto

INSEGNANTI E ALLIEVI
Sulle spalle degli insegnanti italiani - il cui salario è inferiore a quello di quasi tutti i paesi europei - ricadono le promesse mancate della scuola. Riflessioni intorno al sistema informativo di Francesco De Bartolomeis (Laterza), un volume che ragiona sul rapporto insegnamento-apprendimento, li invita a una nuova consapevolezza delle proprie risorse. Ma loro hanno da tempo imparato (a proprie spese) a reggere "l'edificio traballante dell'istruzione pubblica", che ormai sembra pesare troppo per lo stato e poco per la società. Tutto bene, professore? L'ultimo romanzo di Umberto Fiori (Baldini ' Castoldi), racconta "croci e delizie del corpo docente" con acuta ironia. L'ex cantante e autore degli Stormy Six, insegnante alle superiori, assapora l'ultimo esame dell'"èra Berlinguer" in attesa che la scuola "delle tre I" (internet, inglese, impresa) riduca in pappa la cultura e il cervello dei ragazzi. "Tutto bene, professore?", chiede la salumiera. E in bocca a lei quel titolo ha un suono antico: la deferenza arcaica per la persona istruita, che agli occhi del popolo rappresentava un tempo l'immagine delle classi dominanti. "Il fatto è che oggi la situazione è rovesciata - riflette però il docente -. È il professore - sono io - l'uomo del popolo. E la classe dominante è perfettamente rappresentata dalla signora della salumeria". Anche in classe, l'autorità e il prestigio di chi insegna sono solo un ricordo del passato. La scuola era già allo sfascio quindici anni fa, quando lui aveva cominciato a insegnare. Chi avrebbe detto che potesse ancora peggiorare?

Sia come sia, "la scuola non si lascia, è il primo comandamento di tutti quelli che non la sopportano", dice Renato, il protagonista del romanzo La vita meravigliosa dei laureati in lettere (Sellerio) di Alessandro Carrera. Perciò il giovane, insegnante di ruolo scontento in una scuola media della penisola, decide di farsi sostituire nel lavoro dall'amico Rinaldo, laureato disoccupato, e di imparare a vendere argille terapeutiche... Ma ecco la preside puntare su Renato. E lui, "vedendosela arrivare addosso neanche fosse la riforma della scuola"... Un romanzo umoristico da tenere in tasca, per sorridere di supplenti oltraggiate e insegnanti assenteisti reintegrati.

Su tutt'altro registro I professori e altri professori (Einaudi), di Marco Lodoli, una raccolta di racconti che ha per tema il rapporto tra maestro e allievo. Professori che "arrivano da quartieri lontani", altri in pensione, soli, "il libro di qualche matto da leggere in poltrona" o tanto cibo per riempire il vuoto. Per tutti è l'attimo a risolvere o distruggere l'incontro, creando uno scarto o aprendo alla speranza. A volte è il contatto del professore cinico con la ragazza disperata, altre il ritorno dello studente fallito. Nel "Rinoceronte" (fra i racconti più riusciti e lancinanti) sarà il gesto cattivo dell'allieva prediletta a segnare il crepuscolo di un'insegnante obesa. (ge.co.)


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