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Manifesto: La giunta Moratti nega i campi estivi ai figli di irregolari

RAZZISMO

14/06/2009
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il manifesto

Le figlie e i figli degli stranieri irregolari non possono partecipare ai centri estivi. La selezione su base etnica dell'accesso ai servizi per l'estate del comune di Milano è stata sottoscritta dall'assessore Mariolina Moioli e pubblicata sul sito di Palazzo Marino. Il ragionamento, per così dire, è il seguente: i centri estivi sono servizi facoltativi forniti dal comune, non sono la scuola dell'obbligo organizzata dalla stato centrale, ergo noi li possiamo dare a chi vogliamo e i figli degli irregolari non li vogliamo. Risultato. Questi bambini che sono rimasti in classe durante l'anno insieme agli altri, ora si vedono negato il diritto a passare l'estate con i propri compagni solo perché ai loro genitori non è stato concesso il permesso di soggiorno.
L'ordinanza è particolarmente odiosa, e in realtà nasconde ben altre motivazioni. Il comune di Milano che ha una grande tradizione di colonie e centri estivi per i bambini, nonostante un aumento delle richieste (in tutta la Lombardia sono aumentate del 30% rispetto al 2008) non ha voluto aumentare i fondi. Questo ha creato una lista d'attesa lunghissima con oltre 1700 richieste. La guerra tra poveri viene risolta semplicemente negando l'accesso ai bambini stranieri e spostando così l'attenzione dalla manchevole politica del comune nei confronti dei bambini di tutti.
Non si tratta di una novità. L'assessore Moioli e la giunta Moratti lo scorso anno avevano già provato la stessa tecnica per risolvere l'aumento delle iscrizioni ad asili e scuole materne negando l'accesso ai figli degli irregolari. Quella circolare però era stata bocciata dalla magistratura aveva. E Adesso gli asili scoppiano di nuovo, E così il comune di Milano per risolvere il problema ha intenzione di usare un altro metodo altrettanto banale e ingiusto: «Troveremo un posto per tutti i 2500 bambini che hanno fatto richiesta per il nido», ha assicurato l'assessore Moioli. Ma non ha posto l'accento sul fatto che 1191 posti saranno «affittati» da 56 nidi privati e si aggiungeranno ai 1500 posti già appaltati dal comune a 115 strutture convenzionate. Inoltre nel giro di un anno si passerà dalla convenzione all'accreditamento e così le spese verranno saldate ai privati dando alle famiglie dei vaucher. Tutti per risparmiare, di ridurre servizi, di far guadagnare terzi (magari istituti cattolici) e non assumere personale.
Anche per i centri estivi il Comune sta già ricorrendo ai privati. In agosto 37 saranno sostituti da campus gestiti da enti sportivi, religiosi e privati mantenendo il prezzo di 40 euro, come nel 2008. Ma per far fronte all'aumento delle richieste, tanto per cominciare, meglio depennare dalle liste i più poveri dei poveri, i figli degli stranieri irregolari. Contro l'ordinanza si sono già mobilitate le scuole. I Cobas hanno spedito un modulo a tutti i consigli dei docenti e d'Istituto per opporsi all'ordinanza. Le scuole dell'Istituto Thour-Gonzaga hanno già risposto esprimendo indignazione e denunciando la violazione del diritto d'uguaglianza. Domani è previsto un presidio contro l'ordinanza razzista. Appuntamento alle 16 davanti agli uffici comunali di via Porpora 10. g.sal


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