Manifesto: In piazza migliaia di studenti: Lavoro e istruzione insieme
DALL'UDS AI COLLETTIVI
Antonio Sciotto
Non solo tute blu. I cortei di ieri hanno visto la partecipazione massiccia di studenti, in tutta Italia. I colori e i balli, gli slogan dei ragazzi, non solo sul tema del lavoro ma anche e soprattutto sull'istruzione e contro la riforma Gelmini hanno dato una ventata di freschezza alle manifestazioni dei metalmeccanici. Numeri molto alti, secondo l'Uds - l'associazione che apre una fase costituente proprio in questo week end, confluendo nella più vasta Link - oltre 150 mila liceali in 60 città. Numerosi anche gli studenti medi della Rete Reds. Nutrita nelle piazze la presenza degli universitari, con l'Udu che ha contestato la ministra dell'Istruzione, mentre a Roma i collettivi della Sapienza hanno gridato contro il governo: «Fermiamoli».
«Abbiamo dedicato la giornata ai diritti - spiega Simone Basile, dell'Uds di Roma - Per questo ci siamo trovati in piazza con i metalmeccanici nelle 5 città dove hanno sfilato, ma siamo stati presenti in tanti altri capoluoghi italiani per parlare di scuola, lavoro e dire no al precariato. Contestiamo i provvedimenti della ministra Gelmini, e l'autoritarismo che questo governo sta diffondendo non solo nelle città ma anche dentro le scuole». L'Uds annuncia dunque «una consultazione, che verrà svolta in tutti gli istituti del Paese nelle prossime settimane: chiederemo agli studenti di raccontarci come vivono la scuola e quello che desiderano perché l'istruzione sia migliore».
Ecco alcuni degli slogan portati nelle diverse piazze dall'Uds: «L'Autunno è appena iniziato, organizziamoci per renderlo infinito» (Firenze); «No ai tagli, sì a una scuola di qualità» (Catania); «Consulta, ora boccia anche la Gelmini» (Roma); «E' giunta l'ora diamogli una lezione» e «Non siamo un fascio di studenti»(Napoli).
Federico Del Giudice (Uds Piemonte) spiega che una delegazione è stata ricevuta dalla Regione: «Abbiamo chiesto la modifica della legge regionale sul diritto allo studio e maggiori aiuti agli studenti per l'acquisto di libri, per trasporti e per l'accesso alla cultura». Analoghe richieste sono state avanzate da delegazioni ricevute dalle istituzioni a Genova e Bari. «La nostra presenza non è casuale - spiega Stefano Vitale (Uds nazionale) - la Fiom chiede che i lavoratori possano esprimersi sui loro contratti, così anche noi studenti chiediamo di poter dire la nostra sulle scelte che riguardano la nostra vita quotidiana».
Lo slogan dei Collettivi Sapienza diceva: «Contro tagli e licenziamenti. Per un'istruzione pubblica, laica e di qualità». Ribadito il no ai tagli a scuola e università della legge 133, si chiede il ritiro del progetto di legge Aprea e si dichiara «battaglia ai Rettori che per fronteggiare l'assenza di fondi aumenteranno le tasse agli studenti e taglieranno i servizi per il diritto allo studio».
Momenti di tensione si sono registrati davanti alla sede di piazzale Kennedy del Ministero dell'Università, tra gli studenti dell'Udu e i servizi di sicurezza. «Torneremo ancora più numerosi nelle piazze contro la Gelmini e il governo», dice l'Udu.