Manifesto-I dati della scuola trentina

SCOLARITA'
Gli studenti tra i quattordici e i quindici anni in Trentino fanno le seguenti scelte dopo le scuole medie: l'80% va alle scuole superiori, il 15% alla formazione professionale. A livello nazionale, l'86% va a scuola, il 2,9% alla formazione professionale. Nel 2002 hanno concluso in modo positivo il loro percorso scolastico e professionale l'89,4% dei giovani trentini, contro l'80% della media nazionale.
DOCENTI/ALUNNI
In Trentino il rapporto docenti/alunni è del 30% più basso rispetto alla media nazionale. Nel 2000/01 c'era un insegnante ogni 6,7 alunni, in Italia c'era un insegnante ogni 10. Alle medie un insegnante ogni 7 (Italia uno ogni 9,5), alle scuole superiori uno ogni 7,4 (Italia, uno ogni 10,4).
TITOLI DI STUDIO
In Trentino il 4,6% della popolazione ha ottenuto una laurea o un dottorato (contro il 5,3% a livello nazionale), il 18,6% ha un diploma di maturità contro il 20,2% italiano, il 12,2% ha una qualifica professionale, contro il 4,5% nazionale. Per quanto riguarda la scolarità della forza lavoro, il Trentino si dimostra un territorio con valori più alti rispetto alla media nazionale: coloro che possiedono solo la licenza elementare sono il 7.7% contro il 12,8% nazionale, il 21,1% ha una qualifica professionale contro il 7,9% nazionale. Nel resto d'Italia è però più alta la percentuale di diplomati e laureati (43,2% contro il 38,9%).
GIOVANI AL LAVORO
In Trentino si comincia a lavorare presto: tra il '99 e il 2000 è aumentato il tasso di attività dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni. Nel '99 lavorava il 15,5%, nel 2000 il 20,2%. Cresce, soprattutto, la presenza maschile che nel '99 era del 18,6% e un anno dopo del 26,7%. In dodici mesi, comunque, il tasso di occupati è aumentato per tutte le età.
COSA FANNO
Il sistema trentino domanda soprattutto figure operaie specializzate (in particolare operai dell'edilizia come muratori, carpentieri, elettricisti, ma anche meccanici di macchinario per le lavorazioni industriali e di automobili, saldatori): gli operatori di impianti industriali; gli addetti alle vendite e ai servizi alle famiglie (commessi, camerieri, cuochi, baristi e altri addetti alla ristorazione.)