Manifesto: Gelmini spot su YouTube
UNIVERSITÀ VIDEODEBUTTO Il ministro apre un «confronto». Diffidenti gli studenti: «Ammettilo, sei la Cortellesi»
Un pomeriggio davanti al computer per seguire la ministra dell'Istruzione che dialoga con i giovani. Ma «Marystar» compare solo con un videomessaggio e non risponde alle domande, i messaggi «cattivi» vengono censurati e solo uno sfugge: «Perché si è laureata in Calabria?». La Rete degli studenti accusa: «Doveva incontrarci di persona»
Stefano Milani
Maglioncino color ciclamino con collo a dolcevita. Postura informale, in piedi appoggiata sulla sua (ordinata) scrivania. Mani giunte e un sorriso rassicurante. Si presenta così «la nuova Edwige Fenech» come viene idealizzata da Davideddu73, fantasticando magari un remake del film cult L'Insegnante. Nello sfondo fa capolino un ficus benjamin che fa molto ufficio del megadirettore galattico di fantozziana memoria. Sul tavolo diversi fogli, la mazzetta dei quotidiani e perfino un melograno. E un monitor fermo sulla homepage di google. Nessun tarocco stavolta, anche se a qualcuno sorge un dubbio: «E' uno scherzo vero? Ammettilo, sei la Cortellesi». Ed invece no, è proprio l'originale: il ministro Gelmini in carne, file ed ossa. Ora, basta cliccare sul triangolino al centro dello schermo e via, il fermo immagine prende vita: «Ho deciso di aprire un canale su YouTube - dice la ministra unica - perché (e non "perchè" come erroneamente si legge nel virgolettato a fianco al video, l'accento è acuto non grave, ndr) intendo confrontarmi con voi sulla Scuola e sull'Università. Voglio accogliere idee, progetti, proposte, anche critiche. Una cosa però non farò mai: quella di difendere lo status quo o di arrendermi ai privilegi o agli sprechi. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare e lo dobbiamo fare insieme».
Linguaggio "giovane" per un pubblico "giovane": gli studenti. Che studiano e smanettano su Internet e che tra un video musicale e uno sportivo da ieri possono imbattersi nella pagina personale del ministro Gelmini accettando il «confronto». Quello che Marystar (così è già stata ribattezzata in rete) ha sempre negato e che ora apre ma con le dovute distanze, attraverso il mirabolante mondo virtuale. «Ci chiediamo come mai - fa notare a proposito la Rete degli studenti - la Gelmini non abbia mai ascoltato gli studenti scesi a migliaia nelle piazze in questi mesi, chiedendo proprio quello che lei stessa dice di voler fare: cambiare la scuola, superare lo status quo ed eliminare gli sprechi». Il ministro invece, prosegue la Rete, «ha sempre scelto di non ascoltare nessuno, andando avanti nel progetto di Tremonti di fare della scuola una voce su cui risparmiare per far quadrare i conti».
Lo spazio web (www.youtube.it/mariastellagelmini) risulta essere registrato il 6 maggio scorso, pochi giorni dopo l'insediamento a viale Trastevere e ben prima di maestri unici, grembiuli obbligatori e sei in condotta, ma è andato online solamente ieri. E fin da subito è stato preso d'assalto da centinaia di messaggi non tutti benevoli, e i più "cattivi" sono stati «censurati» denunciano molti internauti che non si sono visti pubblicare i loro post «dissidenti». Per tutti gli altri «cercherò di rispondere», giura il ministro.
Cominciamo allora: «Come mai in Francia l'Università costa 200 euro l'anno di iscrizione (a cui molti studenti devono comunque aggiungerne altrettanti 200 di sicurezza sociale) mentre in Italia ne costa 1500 euro di media?» si domanda generazioneerasmus. E tra un insulto e un complimento c'è chi, come Lantenengogirl, chiede: «Cambiare cosa? Tagliare insegnanti e risorse nell'istruzione primaria, che anche nelle statistiche Ocse brillava rispetto a tutto il sistema scolastico italiano, vi sembra un cambiamento positivo?». Va più sul personale Vpervendettass: «Ministra gentilmente ci vorrebbe spiegare come mai la sua laurea è stata conseguita in Calabria?». Le risposte, forse, al prossimo videomessaggio di Marystar.