FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3794561
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Manifesto-Francia,Studenti in piazza con la paura dei casseurs

Manifesto-Francia,Studenti in piazza con la paura dei casseurs

Studenti in piazza con la paura dei casseurs Francia, il movimento non si ferma ma accusa il colpo delle aggressioni dei giovani delle banlieues I cortei oceanici dei giorni scorsi sembrano già u...

16/03/2005
Decrease text size Increase text size
il manifesto

Studenti in piazza con la paura dei casseurs
Francia, il movimento non si ferma ma accusa il colpo delle aggressioni dei giovani delle banlieues
I cortei oceanici dei giorni scorsi sembrano già un ricordo. Sotto accusa le aggressioni dei giovani neri delle periferie alla manifestazione dell'8 scorso a Parigi
ANNA MARIA MERLO
PARIGI
I casseurs e la paura che suscitano hanno finito per soffocare il movimento dei liceali francesi. Dopo due grandi manifestazioni - 100mila persone a fine febbraio, 165mila l'8 marzo dove, a Parigi, si erano verificati gli incidenti più violenti - ieri i cortei sono stati molto più modesti. Al punto che il ministro dell'Educazione, François Fillon, è di nuovo sicuro di sé: "niente fermerà la riforma". Una riforma che prevede la semplificazione dei programmi e l'abolizione dei "lavori personali inquadrati" e che fa temere ai liceali una svalutazione del "bac" - la "maturità" francese - che da esame nazionale, eguale per tutti, potrebbe avere valore diverso a seconda degli istituti. Ieri, 20mila liceali secondo gli organizzatori (6mila secondo la polizia) si sono riuniti in place de la République per un corteo fino a Nation. Un percorso rettilineo, semplice, per cercare di emarginare i violenti. I ragazzi hanno camminato molto lentamente, stretti stretti gli uni agli altri: ogni liceo avanzava a ranghi serrati, chiuso da un cordone di studenti che si tenevano per mano. "Abbiamo cercato di operare una chiara separazione tra manifestanti e non manifestanti", spiega un ragazzo di Sos Racisme.

La Cgt, il Pcf, Fo, l'Unsa, la Fsu e Sos racisme hanno organizzato un servizio d'ordine che avrebbe dovuto essere a prova di casseur. La polizia ha bloccato con delle camionette tutte le strade laterali del breve percorso. Ma questo non ha impedito alcuni momenti di tensione, di fronte alla chiesa Saint Ambroise. La polizia, questa volta, è intervenuta subito e il peggio è stato evitato (nonostante che ammonti a ottanta il numero dei fermati).

Il Partito socialista e la Fcpe, la principale organizzazione di genitori, hanno chiesto una commissione d'inchiesta per capire cosa sia successo alla manifestazione parigina dell'8 marzo. " I giovani sono stati aggrediti, addirittura linciati - spiega il portavoce del ps, Julien Dray, ex leader del movimento degli studenti di qualche decennio fa - senza che ci sia stato in nessun momento un intervento delle forze di polizia. La prima domanda che poniamo è la seguente: "perché hanno lasciato fare?".

Ieri, molti ragazzi hanno raccontato le loro paure, l'incapacità di capire l'atteggiamento dei casseurs che - loro coetanei - avrebbero partecipato al corteo non per manifestare ma solo per aggredire. "Veniamo a manifestare contro le ineguaglianze e ci picchiano - si inquieta un ragazzo - come se pensassero che noi, i `bianchi' parigini, fossimo pieni di soldi".

Il problema è qui: gli aggrediti sono stati in generale dei liceali, tra cui molte ragazze, bianchi, o dei neri o beur che avevano preso le loro difese, mentre gli aggressori sono stati i ragazzi venuti dalle banlieues difficili, neri in grande maggioranza. Un professore di storia e geografia di una scuola media della Seine-Saint Denis (periferia nord di Parigi), Luc Colpart, militante di Sud-Education, sindacato di estrema sinistra, ha voluto testimoniare con un mail. C'è grande imbarazzo nella descrizione fatta da Luc Colpart, impegnato nel movimento anti-razzista. Ha visto ragazzi e ragazze trascinati per i capelli, "massacrati" a calci e pugni da bande di giovani violenti. " Era come un gioco - scrive - c'era odio e divertimento ad un tempo". Luc Colpart ritiene che "si sia trattato di aggressioni di tipo razziale". "Ho visto solo neri aggredire dei bianchi ", racconta. Se un nero veniva in aiuto di un liceale bianco, veniva "insultato, le frasi erano dei discorsi di estrema destra, violenti e razzisti".

Per il sociologo Dominique Pasquier, la violenza dei casseurs "è il sintomo di una lotta reale tra due mondi. Sembra una sorta di rivincita scolastica. In queste aggressioni, ritroviamo senza dubbio l'opposizione tra licei professionali e licei generali. Quelli che pensano di trovarsi in un liceo marginale hanno voglia di fare a botte con quelli che vengono considerati privilegiati. In alcuni licei, la frattura può rappresentare un'opposizione bianchi-immigrati ".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL