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Manifesto: Epifani: «Con l'Ici il tesoretto è già finito»

Il segretario Cgil critica le misure annunciate dal governo. E accusa: «Esecutivo fragile, non programma». Per la Cgil è «gravissimo» il rinvio sulle rendite finanziarie

31/03/2007
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il manifesto

Roma
E' davanti alla platea di ricercatori e docenti universitari, al convegno indetto a Roma dalla Flc Cgil, che Guglielmo Epifani sceglie di lanciare una critica alle ultime misure del governo, in particolare gli annunciati sgravi Ici e lo stop alla modifica della tassazione sulle rendite finanziarie: «Stiamo attenti e alziamo la voce - ha esortato il leader della Cgil - Se metto assieme l'intervento sull'Ici e il mancato intervento sulle rendite finanziarie, vedo che il "tesoretto" è praticamente già finito, consumato, in qualche modo tolto di mezzo». Guglielmo Epifani, al contrario, invita a «non pregiudicare il "tesoretto", perché - spiega - non vorrei arrivare a giugno e vedere che è già stato suddiviso senza che ce ne accorgessimo, rimanendo così senza risposte sui problemi che invece intendiamo porre ai tavoli». «A giugno - propone invece il leader Cgil - valutiamo l'entità dell'extragettito fiscale e indichiamo le priorità su cui intervenire. E ciò che non è coperto dal "tesoretto", si dovrà coprire con la legge finanziaria».
Le critiche di Epifani si fanno poi più serrate: «Il governo non sa quanto durerà e questa fragilità lo costringe a lavorare giorno per giorno senza programmare, privo di un orizzonte temporale e senza un principio di selezione delle priorità, vivendo così in uno stato permanente di necessità». Già diverse volte, di recente, il segretario Cgil aveva invitato l'esecutivo a presentarsi «con una voce unica» ai tavoli aperti a Palazzo Chigi sulla concertazione.
Ancora qualche giorno fa, all'incontro organizzato presso la Cgil nazionale con i leader dei Ds Fassino e del Prc Giordano, aveva tirato un'altra «stoccatina» al governo Prodi: «Un anno fa Prodi ci disse: "il programma della Cgil è il mio programma". Noi oggi diciamo che avremmo preferito frasi meno forti e atti più concreti». Bisogna ricordare poi che per il 16 aprile è indetto da Cgil, Cisl e Uil lo sciopero generale di scuola, università e pubblico impiego.
«Tanti sono i problemi che il governo deve fronteggiare - ha concluso Epifani - l'innalzamento delle pensioni più basse, il rinnovo dei contratti, il superamento del gradone, la totalizzazione dei contributi, interventi per consentire il riscatto della laurea a costi più accettabili; investire in conoscenza e istruzione. Credo che entro giugno, al massimo settembre, bisogna concretizzare qualcosa per l'università in modo da mettere risorse in Finanziaria».
A confermare che la Cgil non ha gradito le annunciate misure fiscali, la segretaria confederale Marigia Maulucci: «La modifica dell'Ici non è tra le priorità che il governo ci ha annunciato per i tavoli. Mentre da lungo tempo il sindacato insiste sull'armonizzazione delle rendite finanziarie, la cui dilazione nel tempo è per noi un gravissimo errore». An. Sci.


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