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E domani tocca all'Italia Scuole e università in 20 città contro le riforme Moratti CI.GU. "La dimensione della piazza va mantenuta". E' questala convinzione del movimento che a partire dal 2003 ...

11/02/2005
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E domani tocca all'Italia
Scuole e università in 20 città contro le riforme Moratti
CI.GU.
"La dimensione della piazza va mantenuta". E' questala convinzione del movimento che a partire dal 2003 ha dichiarato guerra al ministro Moratti e alla sua politica scolastica e che trova il suo zoccolo duro tra insegnanti e genitori delle elementaristrenui sostenitori del tempo pieno. Ora la piazza risponde: domani, in diverse città italiane, sono state organizzate manifestazioni di protesta. Con il 2005, d'altronde, di carne al fuoco ne èarrivata: intanto, la pubblicazione della bozza del decreto di riforma delle scuole superiori. Un progettofumoso, da un lato, visto che il testo viene continuamente limato. Ma anche molto chiaro: la netta separazione tra il percorso della formazione professionale e quello dei licei è inequivocabile, come anche la cancellazione (o lo snaturamento) degli istituti tecnici e professionali. E non finisce qui: tra circa un mese sapremo il numero di posti in organico messi a disposizione per il prossimo anno scolastico. "Potrebbe essere una strage - osserva Gianluca Gabrielli del Coordinamento in difesa del tempo pieno di Bologna - quest'anno siamo riusciti a mantenere il tempo pieno ovunque, perché grazie alle battaglie portate avanti da genitori e insegnanti il ministro aveva ceduto, e garantito lo stesso numero di posti per un anno ancora. Ma ora, si apre una nuova fase". Infine, proprio ieri arrivata la notizia che il decreto sulla formazione dei docenti arriverà a giorni sul tavolo del governo. Per non parlare dell'assurdo balletto delle cattedre che ha caratterizzato quest'anno scolastico. Insomma, con la legge Moratti in applicazione non si può stare tranquilli. E per questo la parola d'ordine nelle piazze domani sarà solo una: abrogare la riforma. Anzi, le riforme. Perché la novità più evidente di questo appuntamento è la materializzazione della tante volte invocata alleanza tra università e scuola. Praticamente in tutte le città, in questi mesi, si è lavorato perché questi due mondi arrivassero a parlarsi. "In molte città si sono creati coordinamenti che hanno messo insieme insegnanti e ricercatori universitari, genitori e studenti", dice ancora Gianluca Gabrielli. Presenti anche le superiori. A Roma l'appuntamento è alle 15 Campo de' Fiori, a Bologna alle 15,30 l'appuntamento è a piazza Nettuno, Napoli manifesta alle 16 a piazza del Gesù, mentre Cagliari si incontra alle 16 in piazza della Costituzione. Ma gli appuntamenti sono una ventina. Info: www.cespbo.it.


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