FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3784569
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Manifesto-Darwin, la ricreazione è finita

Manifesto-Darwin, la ricreazione è finita

Darwin, la ricreazione è finita La ministra Moratti ci ripensa: l'evoluzionismo torna sui banchi di scuola. Istituita una commissione di studio. I commenti degli scienziati che avevano firmato un a...

29/04/2004
Decrease text size Increase text size
il manifesto

Darwin, la ricreazione è finita
La ministra Moratti ci ripensa: l'evoluzionismo torna sui banchi di scuola. Istituita una commissione di studio. I commenti degli scienziati che avevano firmato un appello contro la cancellazione del darwinismo dai programmi
MATTEO BARTOCCI
Alla fine Letizia Moratti si è arresa: l'evoluzionismo tornerà a scuola. Dopo che la commissione presieduta da Giuseppe Bertagna l'aveva abolito dall'insegnamento delle scuole medie, la ministra dell'istruzione ha istituito ieri una commissione ristretta composta da scienziati che, dice, "assicuri l'insegnamento delle teorie darwiniste fin dalle elementari". Si tratta di un dietro front e di una sconfessione dell'operato dello stesso Bertagna, che in un'intervista al Foglio (12 marzo) aveva rivendicato con orgoglio l'esclusione deliberata dell'evoluzionismo dai programmi. Sulle prime infatti la decisione ministeriale era sembrata una distrazione, ma le parole dell'esperto avevano scatenato l'indignazione, che ha portato decine e decine di migliaia di persone, scienziati, intellettuali e comuni cittadini, a firmare appelli contro i propositi oscurantisti e cripto-creazionisti partoriti nei corridoi del ministero.

Era troppo ampio il fronte di protesta perché la ministra non correggesse l'operato dei suoi "esperti". La questione, infatti è approdata sulle pagine della rivista britannica "Nature" ed è tracimata ben presto sulla stampa europea e internazionale. Decisivo, forse, l'imminente pronunciamento dell'Accademia dei Lincei, che avrebbe dovuto spedire proprio in questi giorni una lettera di protesta a viale Trastevere. Il documento (redatto da Alleva, Capanna, Papi, Redi, Turillazzi) era stato approvato venerdì scorso ed era ormai pronto per essere inviato.

La commissione "riparatrice" è presieduta da Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina e personalità in prima fila nella protesta, e ne fanno parte Carlo Rubbia (Nobel per la fisica), padre Roberto Colombo (genetista dell'università Cattolica di Milano) e Vittorio Sgaramella (biologo all'università della Calabria).

Il professor Sgaramella è fiducioso sui lavori del gruppo di studio: "La prima cosa che mi riprometto di fare - dice - è capire bene quello che è stato prodotto al ministero, al di là delle dichiarazioni della stampa. Il problema onestamente non mi sembra di difficile soluzione. Anche la chiesa cattolica non discute più le teorie di Darwin e l'evoluzionismo. In questo senso vorrei rassicurare la comunità scientifica, sono un biologo e lavorerò con la massima attenzione, anche se credo che sull'evoluzionismo non ci sia ormai molto da scoprire, almeno rispetto all'insegnamento elementare".

Il fatto che si tratti di scienziati sembra rassicurare il fronte della protesta. Certo, il comunicato della ministra non sconfessa l'impostazione "scientificamente disinvolta" con cui la destra sta smantellando l'insegnamento e la formazione, ma l'intento pacificatore sembra apprezzabile. I nuovi programmi scolastici, pubblicati nel decreto legislativo del 19 febbraio 2004, non contengono traccia della storia evolutiva dell'uomo né del suo rapporto con le altre specie, né dell'origine della vita.

I promotori della mobilitazione di questi giorni esultano. Paolo Amati (biologo ex presidente della Federazione scienze della vita) parla di "passo in avanti", perché "abolire il darwinismo dalle scuole sarebbe stato un delitto". Soddisfatto il fisico Carlo Bernardini, mentre Edoardo Boncinelli (biologo della Sissa di Trieste) è caustico: "Da una parte mi sembra inconcepibile che non si insegni Darwin a scuola, perché la biologia non ha alcun senso senza una visione evolutiva, dall'altra sono un po' irritato di tutto questo sdegno da parte di una comunità culturale come quella italiana che o ignora Darwin o lo travisa sistematicamente". Enrico Alleva dell'Istituto superiore di sanità parla di "una grande vittoria" e racconta di essere stato molto colpito dall'attivismo e dall'unità di intenti registrati all'Accademia dei Lincei: "Raramente ho visto una simile indignazione. Che ci sta a fare l'Accademia se non viene consultata su questi temi?". Del resto la ministra, come dimostra la riforma della scuola, degli enti di ricerca e delle università, preferisce muoversi a porte chiuse, e non ama il dialogo con la comunità scientifica. Si spera che il ritorno di Darwin sia l'inizio di un nuovo stile.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL