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Manifesto: Da tutta Italia un'Onda in piena contro i tagli

Domani corteo a Roma

13/11/2008
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il manifesto

Stefano Milani
ROMA
La marea è pronta ad alzarsi. L'obiettivo è «allagare» Roma, mandarla nuovamente in tilt. Allo sciopero di domani, indetto da due sindacati su tre (sì di Cgil e Uil dietrofront dell'ultima ora della Cisl), saranno in migliaia, «centinaia di migliaia» confidano sicuri i ragazzi dell'Onda. Universitari, ricercatori e studenti medi ancora una volta uniti contro i tagli all'istruzione e per chiedere il ritiro immediato della legge 133. In programma tre distinti cortei. Il più numeroso si prospetta quello che partirà dalla Sapienza, l'appuntamento è per le 9.30 a piazzale Aldo Moro, proprio davanti l'entrata dell'ateneo capitolino. Più o meno alla stessa ora un secondo corteo si muoverà da Piramide, con gli universitari di Roma Tre. Ed infine il terzo, da piazza della Repubblica dove a sfilare saranno gli studenti medi.
Tutti si ritroveranno poi a piazza Venezia. Lì il "fiume" sarà in piena, ma non seguirà la corrente sindacale (diretta invece a piazza Navona), tenterà invece di rompere l'argine e risalire verso Montecitorio. «Lo assedieremo pacificamente - fanno sapere i collettivi - ci auguriamo solo che la Questura non metta veti al nostro percorso e non delimiti "zone rosse", perché quello che rivendichiamo è semplicemente il diritto democratico di manifestare pacificamente». Niente ministero della pubblica istruzione dunque, dove ci sarà invece un presidio di un centinaio di ragazzi di Azione universitaria (sigla studentesca di An) a ribadire il loro «no ai baroni» e a difendere in toto la riforma universitaria del ministro Gelmini fresca di approvazione.
Gli "affluenti" dell'Onda sono già in viaggio da tutta Italia. Tra questi, circa 4.000 verranno con tende e sacchi a pelo così da dormire nelle facoltà occupate della Sapienza in vista dell'assemblea nazionale degli atenei che si terrà sabato e domenica all'interno della stessa città universitaria. «Un evento che non si vedeva da trent'anni» dice entusiasta Francesco Brancaccio, dottorando in Scienze politiche e uno degli organizzatori della due giorni di assise, il cui scopo sarà anche quello di redigere una controproposta al governo di autoriforma universitaria. Diversi i treni speciali messi a disposizione da Trenitalia per garantire l'afflusso massiccio alla manifestazione di domani. Non a Milano però, dove ieri una cinquantina di studenti hanno protestato davanti la biglietteria della Stazione centrale cercando di ottenere un treno speciale a prezzo accessibile (15 euro) che al momento latita. I vagoni "speciali" in partenza dalle stazioni di Venezia, Bologna, Pisa, Torino, Napoli sono invece già tutti esauriti. E allora in soccorso arrivano i pullman. Ne partiranno almeno un paio da ogni città italiana con sede universitaria.
Ma anche oltre confine l'Onda si sta attrezzando. A Parigi un movimento spontaneo di studenti italiani organizzerà, sempre per domani, un presidio davanti al consolato generale d'Italia. La manifestazione è aperta a tutti: studenti, ricercatori, professori, genitori, semplici cittadini, sensibili al futuro dell'Italia e dell'Europa, dicono gli organizzatori. Un evento promosso «dal basso», indipendente da qualsiasi gruppo, partito politico o sindacato e vorrebbe essere l'inizio di una riflessione più ampia sulle scelte europee in materia d'istruzione. Sarà poi consegnato al console Luca Maestripieri un documento che esprime «rifiuto e indignazione verso le riforme della scuola e dell'università proposte dal governo italiano». E lo stesso accadrà a Londra, Barcellona, Granada, Berlino, Amsterdam, Bruxelles, Copenhagen. Nel Belpaese, come nel vecchio continente, le università sono diventate «centri per la commercializzazione di sapere mercificato», ecco perché l'Onda anomala diventa europea.
Chi proprio non riuscirà ad essere a Roma, potrà seguire l'evento comodamente seduto davanti al proprio pc. Basta accendere le casse e collegarsi al blog www.raduni.wordpress.com. Una diretta di tre ore, di 20 radio universitarie a reti unificate, seguirà infatti l'intera manifestazione. E tra un ascolto e l'altro, magari fare una capatina sul sito del ministero dell'università e della ricerca intorno alle 14. Per quell'ora è previsto infatti un netstrike, ovvero un attacco telematico che consiste nel moltiplicare talmente tanto i contatti alle pagine del Miur da mandarlo in tilt. Una sorta di corteo informatico. «Loro fermano il nostro futuro - spiega Informatica in movimento - noi fermiamo i loro siti». Ogni mezzo è buono per ingrossare l'Onda. CORTEI A ROMA Tre degli studenti: da p.zzale Aldo Moro gli universitari della Sapienza; da Piramide quelli di Roma Tre; da p.zza Esedra gli studenti medi. Uno sindacale da p.zza Venezia MILIARDI DI EURO È la progressiva riduzione del Finanziamento ordinario, previsto dalla legge 133, per il quinquennio 2009-2013 alle casse delle università pubbliche


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