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Manifesto-Da Porto Alegre alla Moratti Domani studenti in piazza

Da Porto Alegre alla Moratti Domani studenti in piazza ELEONORA MARTINI ROMA L'approvazione definitiva della riforma Moratti non è servita a spegnere la protesta. Domani studenti medi e universita...

16/11/2005
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il manifesto

Da Porto Alegre alla Moratti Domani studenti in piazza
ELEONORA MARTINI
ROMA
L'approvazione definitiva della riforma Moratti non è servita a spegnere la protesta. Domani studenti medi e universitari, precari della ricerca e lavoratori dell'intera industria culturale, scenderanno nelle piazze di oltre 70 città italiane per la Giornata mondiale di mobilitazione studentesca. La data - che commemora l'eccidio nazista del 1939 di un centinaio di studenti cecoslovacchi - è stata scelta a Bombay, nel 2004, dal Social forum e inserita nel gennaio scorso nella piattaforma dell'assemblea mondiale studentesca, svoltasi durante l'ultimo forum di Porto Alegre. Proprio qui la Dichiarazione comune ha tracciato le rivendicazioni principali del movimento studentesco mondiale: diritto all'alfabetizzazione per tutti, lotta allo sfruttamento minorile, rifiuto dei processi di privatizzazione del sapere portati avanti dal Wto (i trattati Gatts e Alca e la direttiva Bolkestein), e "scuola e università che siano autenticamente pubbliche, democratiche e multiculturali". Le reti europee Esib (organizzazioni nazionali studentesche di 34 paesi) e Obessu (unione europea di studenti medi) riferiscono di cortei in preparazione a Cipro, Repubblica Ceca, Austria, Spagna, Danimarca, Finlandia e Slovacchia. In Italia la mobilitazione è stata rilanciata dalle associazioni Uds, Udu e Mutua studentesca che ieri hanno presentato un appello con decine di adesioni di esponenti del mondo politico, sindacale e culturale. Alla protesta parteciperanno anche tutte le organizzazioni che hanno preso parte ai cortei del 12 e 25 ottobre: dalle università (adesione decisa nell'assemblea nazionale del 6 novembre), ai Giovani comunisti ai Disobbedienti, dalla Sinistra giovanile ai Cobas. Ci saranno i precari della ricerca che hanno indetto ieri, durante un'affollata assemblea all'Istituto superiore di sanità, una settimana di mobilitazioni per combattere contro "i processi di precarizzazione del paese". "La rivendicazione comune è di uno spazio di cittadinanza - precisa Giulia Tosoni dell'Uds, indicando tra l'altro la richiesta di una Carta di cittadinanza studentesca - per questo anche le più piccole realtà locali scenderanno in piazza nei luoghi dove vivono". I cortei più grandi sono previsti a Milano (concentramento alle 9 a Largo Cairoli), a Torino, a Roma (alle 9 da Piramide fino al ministero dell'Istruzione a Viale Trastevere), a Napoli (un corteo, 4 piazze tematiche e concerto finale a Piazza del Gesù) e a Palermo.


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