FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3799595
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Manifesto-Che Letizia di riforma Nei licei dal 2006

Manifesto-Che Letizia di riforma Nei licei dal 2006

Che Letizia di riforma Nei licei dal 2006 Varato l'ultimo atto della scuola targata Berlusconi-Moratti. Il consiglio dei ministri dà il via libera al riordino delle superiori e anticipa la sperimen...

15/10/2005
Decrease text size Increase text size
il manifesto

Che Letizia di riforma Nei licei dal 2006
Varato l'ultimo atto della scuola targata Berlusconi-Moratti. Il consiglio dei ministri dà il via libera al riordino delle superiori e anticipa la sperimentazione al prossimo anno contravvenendo agli accordi contratti con le regioni. Protestano i governatori, studenti e famiglie nel caos
IAIA VANTAGGIATO
ROMA
Ci avessero almeno fatto divertire con un attimo di suspence. Macché. La riforma della secondaria superiore - forte dell'approvazione dei suoi ultimi due decreti attuativi, quello sul riordino del secondo ciclo e quello relativo alla formazione e al reclutamento dei docenti - è passata senza colpo ferire, ieri, al consiglio dei ministri. La notizia non sconvolge: l'iter legislativo era blindato e dopo il parere favorevole delle commissioni cultura di camera e senato il suo stesso esito era scontato. Sì alla riforma, dunque, ma sì - soprattutto - all'anticipo della sperimentazione al 2006-2007. Così il ministro Moratti si rimangia l'accordo stipulato, il 15 settembre scorso, con la Conferenza Stato-Regioni. Accordo in base al quale nessuna sperimentazione sarebbe potuta partire prima del 2007-2008: "Rispettando l'autonomia scolastica - dichiara serafica e a sorpresa la ministra - i licei che vorranno, potranno sperimentare le nuove norme già a partire dal 2006".

Le elezioni sono alle porte e Letizia Moratti, "in corsa" come sindaco di Milano e insieme "rincorsa" dall'odiato e resuscitato Tremonti, fa la sua scelta e decide di cedere alle pressioni di una parte non irrilevante di Forza Italia e di An. Non la prende bene Vasco Errani, presidente della Conferenza dei "Governatori regionali": "La Conferenza unificata aveva stabilito che l'eventuale sperimentazione doveva partire solo dopo un accordo con le regioni". Ma che ti fa Moratti? Prima firma l'accordo e poi si tira indietro. Un modo come un altro per redimere il conflitto: non quello tra maggioranza e opposizione ma quello - assai più infido - tra il governo e la maggioranza che l'appoggia.

Donna Letizia ha dovuto decidere se tener duro e difendere l'accordo con le regioni oppure arrendersi alle pressioni congiunte degli azzurri e dei nazional-alleati senza poter disporre di molto tempo per riflettere. La delega del parlamento sarebbe infatti scaduta lunedì prossimo. Ma negli ultimi giorni sia i deputati che i senatori avevano moltiplicato le pressioni anche formali, sino a votare in commissione l'anticipo della riforma. A modo suo, è anche questo un segno della ripresa di vitalità del centrodestra. Una coalizione che sino a poche settimane fa dava per certa la sconfitta e affrontava le diverse scadenze con palese rassegnazione ha ripreso coraggio ed è passata alla controffensiva. Rinviare l'inizio della sperimentazione avrebbe significato affrontare le elezioni senza poter vantare il compimento di una delle riforme più discusse messe in cantiere dal governo. L'anticipo consentirà invece di rivendicarla come un successo.

Ma non c'è stato solo l'assedio dei deputati di maggioranza. A insistere per l'avvio della riforma erano anche gli industriali, e infatti ieri Confindustra è stata celere nel complimentarsi e nel salutare con soddisfazione l'approvazione della stessa. Il segretario generale Rocca ha "confermato la positiva valutazione del processo di riforma, anche perché può contribuire al rilancio della cultura tecnica e scientifica della scuola secondaria italiana".

Di parere opposto il segretario della Flc-Cgil Enrico Panini. "La scuola superiore - attacca - oggi è unitaria, ma con la riforma sarà divisa in scuola di serie A (i licei) e di serie B (i professionali)". Panini segnala poi la riduzione dell'offerta formativa, in seguito "a una drastica riduzione di ore di funzionamento". Sullo stesso tono Piero Bernocchi portavoce nazionale dei Cobas-scuola: "E' gravissimo che la ministra Moratti abbia imposto in extremis i due decreti sulle medie superiori e sul reclutamento dei docenti e che, dopo aver rinunciato a far partire la contro riforma delle superioi dal prossimo anno reintrocuduca una demenziale sperimentazione `fai da te' sin dal 2006.

Tra le forze politiche, è l'intero centrosinistra a insorgere. Coriana dei Verdi è secco: "Ciò che negli anni `60 il centrosinistra aveva fatto, la cosidetta scuola di massa aperta a tutti, è stato spazzato via". E Bulgarelli, della Margheirta, non è meno severo, forse anche per respingere i sospetti di voler salvare una parte della riforma: "Così si fa precipitare la scuola nel disastro".

Quanto agli studenti, il caos è totale. Nessuna certezza sul valore dei diplomi cui non risponde più nessuna professione. E disordine epocale sulla sorte dei licei tecnologici ed economici.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL