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Manifesto-Carlo Podda (Cgil) "Vi spiego i trucchetti del governo sul rinnovo del contratto"

PUBBLICO IMPIEGO Carlo Podda (Cgil) "Vi spiego i trucchetti del governo sul rinnovo del contratto" P. A. Carlo Podda, segretario generale della Funzione pubblica della Cgil, è stato uno dei primi ...

17/03/2005
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il manifesto

PUBBLICO IMPIEGO
Carlo Podda (Cgil) "Vi spiego i trucchetti del governo sul rinnovo del contratto"
P. A.
Carlo Podda, segretario generale della Funzione pubblica della Cgil, è stato uno dei primi sindacalisti, la sera di martedì, a confermare lo sciopero e la manifestazione che ci saranno domani. Gli abbiamo chiesto di spiegare il giallo dei numeri sugli aumenti per il pubblico impiego e lo scontro politico che si sta consumando all'interno del governo.

Podda, che cosa è successo a palazzo Chigi? E' stato l'intervento di Berlusconi a raffreddare tutto?

Al vertice dell'altra sera non c'era nessun ministro di An, mentre erano presenti Brunetta e Maroni, che rappresentano la linea dura contro gli statali. Sinceramente non abbiamo capito il perché della convocazione a poche ore dallo sciopero e senza una vera proposta nuova. Per uscire dall'imbarazzo ci hanno proposto un tavolo tecnico, cosa che in genere serve a prendere tempo nelle trattative. Noi però non abbiamo bisogno di un tavolo tecnico, ma dell'apertura di un vero negoziato.

Su che cosa si può trattare, viste le cifre che sono state date?

Prima di tutto c'è da chiarire il trucco delle cifre. Il governo parla di aumenti medi di 210 euro, ma è un calcolo sballato basato su una media ponderata inesistente. Non hanno messo in conto, tanto per fare un esempio, il settore della sanità. In realtà, considerando le cifre che ci hanno dato, i parastatali dovrebbero prendere di aumento quattro volte tanto quello che è stato indicato per poter raggiungere quella media che è stata indicata. I nostri conti dicono piuttosto che ai ministeriali andrebbero 86 euro di aumento nel biennio, 89 ai professori di scuola, 103 ai parastatali e 76 a tutti i dipendenti degli enti locali, quelli su cui si basa praticamente quasi tutta l'erogazione concreta del welfare. Giudicate voi se queste sono cifre accettabili.

Siccome si è parlato solo di differenze in percentuali tra voi e il governo, ci puoi spiegare la distanza in termini assoluti?

E' semplice. Noi, solo per rimanere all'esempio dei ministeriali, chiediamo un aumento di 130 euro. Il governo ce ne vuole dare 86.

Non ci sono però, come è ovvio, solo gli aspetti tecnici. Non è interesse del governo chiudere prima delle elezioni regionali?

Intanto ribadisco che non è affatto vero che le posizioni sono vicine come ha dichiarato il ministro Baccini. Poi penso che dovremmo aggiornare le nostre analisi. E' vero che c'è una parte del governo che vorrebbe capitalizzare in termini di voti una chiusura favorele agli statali. Ma c'è anche una parte del governo che spinge invece per non chiudere. C'è una parte della maggioranza che pensa di guadagnarci elettoralmente a mostrare i muscoli contro gli "odiati" statali e a non fare il contratto.

Come se ne esce?

Io spero che la forza dello sciopero e della manifestazione che faremo domani a Roma facciano ravvedere il governo. E che dopo lo sciopero ci facciano altre proposte su cui ragionare.


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