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Manifesto: Assemblea precaria? Il Provveditorato chiude al pubblico

«Hanno interrotto un servizio pubblico addebitando la colpa ai manifestanti »

22/09/2009
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il manifesto

Alice Cason
Roberta ieri pomeriggio doveva consegnare delle carte in Provveditorato, a Roma. Gli uffici in via Pianciani, il lunedì, sono aperti dalle 15 alle 17. Roberta ha trovato le porte chiuse, un cordone di poliziotti davanti all'ingresso e un centinaio di precari che protestavano in strada. «Hanno interrotto un servizio pubblico addebitando la colpa ai manifestanti - si lamenta - che stavano parlando tranquillamente. La situazione non sembrava pericolosa: però c'erano furgoni dei carabinieri e pattuglie, manco ci fossero le molotov». Anche Barbara Battista, delle RdB-Cub, si trovava ieri in via Pianciani, all'assemblea organizzata dal coordinamento dei precari della scuola per protestare ancora contro i tagli, il maestro unico, i contratti di disponibilità. «Il dirigente Minichiello - racconta Barbara - ha chiuso il Provveditorato con una scusa qualunque, i computer rotti». Però hanno piazzato due furgoni della polizia a chiudere la strada: «lo spiegamento di forze era anche maggiore del solito». I precari si sono spostati un po', e alla fine le porte sono state aperte. Roberta è entrata con gli altri in attesa: «Una presa in giro. Ci hanno fatto entrare due alla volta, ma non abbiamo potuto salire negli uffici: lì in corridoio un impiegato raccoglieva i documenti di tutti, così, in una cartellina. Io li ho riportati a casa, sono troppo importanti: l'assunzione in ruolo dopo 20 anni!».
Durante l'assemblea si è molto discusso della manifestazione del prossimo 3 ottobre, che coinciderà con quella per la libertà di stampa. Mentre la Cgil - che proprio ieri ha confermato la sua presenza a fianco dei precari - spinge per terminare la protesta in piazza del Popolo, insieme alla Fnsi, RdB-Cub vuole un percorso indipendente che termini davanti al ministero della pubblica istruzione. «Non ci ha per niente convinto la scelta di spostare la manifestazione del 19 settembre. E non è vero che la Fnsi lo ha concordato con il coordinamento dei precari della scuola (come è scritto invece nel sito della federazione)».
Dal loro blog, intanto, i precari «sfidano Vespa» e fanno propria la proposta lanciata da Franceschini una settimana fa: che Porta a Porta, dopo la puntata «di Berlusconi», dedichi un'intera serata a loro. Restano in attesa di essere chiamati da RaiUno.
I sindacati della scuola, nel frattempo, hanno chiesto al ministro Gelmini (che si dice «odiata dalla sinistra», perchè le avrebbe tolto il controllo sull'insegnamento, considerato uno strumento per costruire consenso politico) un incontro urgente per parlare della Finanziaria e del rinnovo del contratto di lavoro (che scadrà a fine anno).


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