Manifestazione del 16 novembre: Studenti in piazza contro il governo
Manifestazioni da Venezia a Messina organizzate da Udu e Rete degli studenti medi: fanno propaganda ma poi non ci sono fondi e il ministro dice: ci si scalda con la legna che si ha
Giù la maschera!» è lo slogan della manifestazione di questa mattina in tutta Italia promossa dalla Rete degli Studenti medi, da Link e dall’Udu per protestare contro il governo. Da Venezia Roma, da Bologna a Cagliari e da Firenze a Messina, in tutte le piazze d’Italia scendono in campo studenti delle superiori e dell’Università. Spiega Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi: «Chiediamo che questo governo metta giù la maschera sui fondi in istruzione.Promettono investimenti per fare propaganda, ma allo stesso tempo il Ministro dell’Istruzione dice che “bisogna scaldarsi con la legna che si ha”, e pochi giorni dopo saltano fuori 29 milioni di euro di tagli: 14 sulla scuola, 15 sull’università».
Dal numero chiuso allo scuola-lavoro
Gli studenti se la prendono anche con alcune misure che il governo ha attuato per venire incontro alle loro proteste come il taglio delle ore di alternanza scuola-lavoro: «I 56 milioni risparmiati dove finiranno?», si chiede Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari. Per non parlare della polemica sull’abolizione del numero chiuso a Medicina: «Per superare l’attuale metodo di accesso servono investimenti, che partano dall’orientamento alle scuole superiori fino alle borse di specializzazione medica, e soprattutto serve un confronto vero con gli studenti». Altri temi delle manifestazioni sono il diritto allo studio (nessun provvedimento nella legge di bilancio) e la sicurezza delle scuole, eterna cenerentola dei finanziamenti.