«Manca il personale, siamo bloccati»
Un preside è in prima linea, sempre; ma ha bisogno di indicazioni chiare e tempi certi
Claudio Tucci
«La ministra Azzolina ha annunciato oltre 70mila profili in più, tra docenti e personale tecnico amministrativo. Ma quando arriveranno? Me lo chiedo perché, a oggi, a scuola siamo bloccati; tutti i giorni mi riunisco con i miei collaboratori e i rappresentanti degli enti locali, ragioniamo su ipotesi, eppure le lezioni inizieranno tra pochi giorni. Io dirigo l’istituto comprensivo Gaetano Cistaro, sede principale a Guardia Piemontese (Cs), e plessi distaccati in comuni limitrofi, Acquappesa e Bonifati, circa 600 studenti totali, oltre 110 tra insegnanti e Ata», ha raccontato il preside Leopoldo Di Pasqua.
Che ha aggiunto: «Applicando il distanziamento e le regole sanitarie, mi trovo in questa situazione. All’infanzia ho una sezione di 28 alunni, e ho chiesto lo sdoppiamento, visto che ho aule disponibili. Se mi sarà concesso, avrò bisogno di due maestri aggiuntivi. Se non mi verrà concesso, dovrò fare interventi di “edilizia leggera”, buttando giù pareti per recuperare spazi. La stessa situazione ce l’ho alla primaria, dove una classe è di 25 studenti. Anche qui, ho le aule, ma se mi accordano lo sdoppiamento mi occorrono altri due docenti. Che non ho. In caso contrario, dovrò fare lavori edilizi. Alle medie il quadro è anche peggio: qui ho tre classi di 23/24 alunni, da sdoppiare. Se me lo faranno fare, avrò bisogno di 7/8 professori, visto che dovrò garantire ai ragazzi 30 ore di lettere, 18 di matematica, 9 di inglese, oltre a tutte le altre discipline, 6 ore aggiuntive, che ne so di francese, arte, tecnologia. E tenga presente che la didattica a distanza è ammessa dal ministero solo alle superiori, non al primo ciclo».
Il capitolo “personale” è un tema delicato all’istituto «Gaetano Cistaro», un’eccellenza della costa tirrenica cosentina. «Ho bisogno anche di sei collaboratori in più – ha sottolineato Di Pasqua –. In tutti i plessi posso garantire ingressi separati agli alunni, ma non ho i bidelli necessari. Noi poi siamo aperti tutti i pomeriggi, all’infanzia il tempo pieno è riconosciuto al 100%, alla primaria, quasi in tutte le classi. E faccio molte sperimentazioni, come in strumento musicale. Un preside è in prima linea, sempre; ma ha bisogno di indicazioni chiare e tempi certi. Le faccio altri esempi. Ho chiesto circa 150 banchi singoli, li dovrò utilizzare anche nelle mense. Secondo lei, posso aspettare fine ottobre? Lo stesso dicasi per le mascherine».