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Mamme cinesi in tenda e sacco a pelo per iscrivere i figli nell’asilo giusto

La corsa a garantire l’educazione migliore per i propri figli fin dalla scuola materna e il contagio globale: dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna e alla Francia

04/08/2015
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Corriere della sera

Caterina Belloni

Tenda, sacco a pelo, snack e una bottiglietta d’acqua. Tutto è pronto per la notte in campeggio… sul marciapiede di fronte alla scuola materna. Uno stratagemma che pare incredibile e invece è stato messo in atto in Cina, per riuscire ad accaparrare per il proprio figlio uno spazio alla scuola An Feng di Harbin, nel Nordest del paese. L’istituto risulta tra i più gettonati perché, secondo statistiche interne e testimonianze, i suoi standard di educazione sono tra i migliori per le scuole pubbliche. Informazioni sufficienti a giustificare una notte all’aperto per anticipare la coda. L’educazione nella Repubblica Popolare viene tenuta in gran conto, tanto che i genitori sono disposti a portare i figli in scuole che si trovano a chilometri di distanza pur di assicurare loro gli insegnanti migliori. Qualche mese fa era venuto alla luce come fossero sempre più diffusi per i bambini di tre o quattro anni gli asili «collegio», distanti dalle città tanto che i bambini devono restarci dal lunedì al venerdì pomeriggio. Una scelta che non considera problemi di inserimento o di ansia da distacco. I piccoli vengono accompagnati e giocano, imparano, mangiano e dormono con i coetanei. In questo modo – secondo i genitori – diventano più indipendenti e equilibrati mentre a mamme e papà viene concesso tutto lo spazio necessario per lavorare a pieno ritmo. Una scelta che potrebbe stupire in Italia, ma che in Cina non fa alcun effetto. Come appare naturale l’idea di passare la notte sul marciapiede, protetti solo da una tendina, pur di essere i primi ad entrare in segreteria per far accettare i figli alla materna.

Fenomeno globale

Di fronte al rischio di perdere il posto, conviene essere tempestivi, soprattutto perché la nomea della materna l’ha resa appetibile anche per chi abita lontano. In realtà la lotta per la «scuola giusta» è ormai un fenomeno globale. A New York i genitori più facoltosi assoldano - a botte di migliaia di dollari - degli «applications consultants», degli esperti che suggeriscono loro la strategia migliore per preparare i propri bimbi ai test di ammissione all’asilo o all’elementare. In Gran Bretagna, dove l’assegnazione dei posti avviene in base all’indirizzo di residenza (più sei vicino, più probabilità hai di essere preso), i genitori arrivano ad affittare casa per qualche mese vicino alla scuola dei propri sogni (con un esborso economico non indifferente) pur di assicurare ai propri figli la migliore educazione possibile. Un fenomeno che recentemente è dilagato anche in Francia. A Parigi la corsa a comprar casa vicino alle scuole più «in» si è tradotta in un boom immobiliare: l’appartamento vale di più se è vicino a un istituto famoso.


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