Ma le circolari per la scelta dei docenti sono già partite
Mentre il ddl Scuola è ancora all’esame del Senato, il Miur si prende d’anticipo dando istruzioni per l’assunzione dei 100 mila nuovi prof. La Uil: «Mossa illegittima»
Claudia Voltattorni
«Nelle more della conclusione dell’iter parlamentare di approvazione del disegno di legge si invita codesta dirigenza scolastica ad individuare le aree omogenee di attività e i relativi fabbisogni di personale secondo l’allegata scheda, avendo cura di specificare, per ciascuna area, le classi di concorso di riferimento». La Buona Scuola al ministero dell’Istruzione è stata già approvata. Dopo una riunione in viale Trastevere con tutti i direttori degli uffici scolastici regionali, dalle sedi regionali stanno partendo le circolari che chiedono ai dirigenti di far sapere quali e quanti docenti servirebbero per il cosiddetto «organico potenziato» dell’autonomia, quello sancito dall’articolo 2 del disegno di legge 1934 che però è ancora all’esame della commissione Istruzione del Senato, poi dovrà arrivare in Aula ed essere votato e infine dovrà tornare alla Camera. Ma il tempo stringe, l’assunzione di 100.701 precari non si fa in un giorno e il Miur si porta avanti. Con buona pace del premier Matteo Renzi che ieri a Genova concedeva anche più tempo, «ci metteremo una settimana in più», purché si arrivi ad una «riforma con il massimo coinvolgimento».
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Invece al Miur hanno fretta. L’assunzione dei precari che dovranno essere scelti poi, secondo il ddl, dai presidi nei cosiddetti «ambiti territoriali», richiede una macchina burocratica che va fatta partire il prima possibile per riuscire ad avere tutti in ruolo e nei posti giusti il primo settembre 2015. Ma proprio sulla questione degli ambiti territoriali e dell’«individuazione» fatta dai dirigenti scolastici potrebbero arrivare novità dall’esame in commissione, quindi la richiesta fatta dagli uffici scolastici regionali, oltre ad essere «in anticipo», rischia di essere superata proprio «dall’iter parlamentare di approvazione». E oltretutto «è illegittima», denuncia la Uil scuola che è già pronta ad impugnarla: «Il ministro dà attuazione alla Buona scuola - sottolinea il segretario Massimo Di Menna - senza considerare che i senatori sono ancora al lavoro».
cvoltattorni@corriere.it