Licenziamenti di massa nelle università»
La riforma dell'università inizia a produrre i suoi effetti «devastanti» sui precari.
La riforma dell'università inizia a produrre i suoi effetti «devastanti» sui precari. Non essendo ancora in vigore la nuova disciplina su assegni di ricerca e contratti a termine, il vuoto normativo causato dalla abrogazione della legge precedente unito al sostanziale blocco del turn over, «sta bloccando ogni forma di reclutamento anche precario e portando ad autentici licenziamenti di massa». Lo denuncia il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, in una lettera inviata al ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini e al ministro per la Funzione Pubblica, Renato Brunetta. «Alcune amministrazioni - scrive Pantaleo - hanno interrotto le procedure per l'erogazione di assegni e borse di ricerca e ritengono di non poter procedere a proroghe o rinnovi contrattuali su risorse già disponibili e riferite a singoli progetti di ricerca». Pantaleo invita il ministero a farsi carico della gestione di questa fase «adottando tutte le soluzioni utili a consentire la prosecuzione delle attività di ricerca e dei contratti di lavoro», altrimenti - avverte - «sarà inevitabile una iniziativa di mobilitazione in ogni ateneo e a livello nazionale».