Libertà-Scuola, tra festa e protesta
scolastico pre-riforma Scuola, tra festa e protesta Danza, yoga e dibattiti contro la legge Moratti "C'è...
scolastico pre-riforma
Scuola, tra festa e protesta
Danza, yoga e dibattiti contro la legge Moratti
"C'è un solo bene, il sapere. E c'è solo un male: l'ignoranza". E ancora: "la scuola deve favorire la cooperazione, la solidarietà, l'amicizia e le pari opportunità per tutti". Slogan che compaiono su striscioni colorati e decorati con le impronte di piccole mani: a prepararli genitori e bambini insieme durante la "festa di protesta" organizzata dal Comitato genitori - lavoratori della scuola. Ieri mattina alla scuola materna Rodari si sono dati appuntamento mamme e papà, insegnanti e soprattutto bambini: sono stati loro gli assoluti protagonisti della prima parte di questa giornata di informazione e discussione sulle novità introdotte dalla riforma firmata dal ministro della Pubblica istruzione Letizia Moratti (argomento approfondito durante la tavola rotonda che si è tenuta nel pomeriggio alla scuola elementare Caduti sul Lavoro).
In questo periodo in cui si vuole addirittura vietare la partecipazione agli "under 11" alle manifestazioni in piazza (è la proposta avanzata nei giorni scorsi dalla presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia, Maria Burani Procaccini, di Forza Italia), gli organizzatori dell'iniziativa hanno dedicato ai più piccoli l'intera mattinata. La scuola Rodari, decorata a festa con palloncini con la scritta "diamoci una mano" e striscioni, si è trasformata ieri in una sorta di "campo giochi": laboratori di pittura, danza, yoga. Per permettere ai bambini di giocare e divertirsi, e ai genitori di confrontarsi e discutere sulla legge 53, che continua a suscitare non poche perplessità. "Si va verso un depauperamento della scuola - spiega Stefano Perrucci, papà di costanza, che frequenta ancora le elementari, e Federico, iscritto al liceo -, con un impoverimento dei programmi e dei contenuti. Non è una riforma migliorativa: ha un'impostazione limitante, anziché ampliare orizzonti e prospettive, li restringe". C'è anche chi sente necessità di avere maggiori chiarimenti sulla nuova legge, come Savino Garilli, papà di Andrea e Valentina. Ed è proprio quest'ultima ad aver portato a casa il volantino di invito alla manifestazione: "Occorre capire, saperne di più - racconta il signor Garilli -. Non conosco a fondo la riforma Moratti, per questo momenti come questi sono importanti, per riuscire ad orientarci meglio e sapere che cosa ci aspetta". Da parte degli insegnanti viene lamentata la scarsa informazione che ha accompagnato l'introduzione della legge 53. "Non c'è stata chiarezza" afferma Ida Carzaniga, insegnante della Caduti sul Lavoro, che sottolinea le riserve del personale docente nei confronti della riforma: "Siamo preoccupati per l'organizzazione strutturale della scuola, si riduce il tempo scolastico, e viene introdotta la figura del tutor che non ci piace. Per noi docenti la collegialità è molto importante". "C'è una grande aspettativa nei confronti della tavola rotonda organizzata nel pomeriggio - ha spiegato Daniela Ferretti, madre di due bambini iscritti alle elementari, e tra i fondatori del Comitato -, durante la quale si è cercato di fare il punto sulle ultime novità". Ed è stata forse questa miscela di informazione, gioco, e perché no, di volontà di far sentire la propria voce, a decretare il successo della giornata di ieri. Che aveva come slogan, ha ricordato Roberto Lovattini del Comitato Genitori - Lavoratori della Scuola "I care - mi interessa": "E' importante aver riscontrato l'impegno diretto di tanta gente. Al di là di come proseguiranno le iniziative del comitato, porteremo con noi, nel mio caso come insegnante, questa esperienza". Paola Pinotti