Libertà-Scuola, sarà un inizio regolare
Scuola, sarà un inizio regolare Tutte le cattedre vacanti saranno subito coperte Roma La riforma scol...
Scuola, sarà un inizio regolare
Tutte le cattedre vacanti saranno subito coperte
Roma La riforma scolastica scatterà puntuale con la ripresa delle lezioni. La sperimentazione partirà senza indugi il 10-11 settembre dopo che il Consiglio nazionale della pubblica istruzione avrà espresso il proprio parere obbligatorio ma non vincolante. Ad annunciarlo è stato il ministro, Letizia Moratti, intervenuta al corso di formazione politica di Forza Italia. "La sperimentazione partirà come previsto - ha spiegato l'esponente del governo Berlusconi -. La richiesta da parte delle famiglie, di scuole ed enti locali per farvi parte è stata fortissima. Sono più di 800 le adesioni che sono pervenute al Ministero". Moratti ha poi voluto spiegare in dettaglio secondo quali criteri il test verrà condotto sul territorio nazionale. Due saranno i circoli didattici per ogni provincia che sperimenteranno tutti gli aspetti della riforma e vale a dire la nuova organizzazione della scuola dell'infanzia e l'insegnamento di inglese e informatica a partire dalla prima elementare. Toccherà poi a un circolo per provincia, e uno per capoluogo di regione per quanto riguarda le scuole paritarie, avere la possibilità di provare l'ingresso anticipato alle scuole materne e alle elementari per i bambini che compiono rispettivamente entro il 28 febbraio rispettivamente tre e sei anni. Per accelerare i tempi il ministro ha poi spiegato che sono già in corso le operazioni "per verificare quali saranno le scuole prescelte per i test di sperimentazione. Daremo indicazioni - ha confermato - dopo il parere del Cnpi previsto per il 10 settembre". L'inizio della riforma non prevede comunque la riapertura delle iscrizioni ha tenuto a sottolineare il ministro che ha aggiunto: "questa è una sperimentazione che ci permetterà di capire le esigenze delle famiglie, che hanno dimostrato di essere molto interessate al progetto". Inoltre la Moratti ha ricordato che il percorso sperimentale sarà portato avanti in collaborazione con le amministrazioni locali che saranno direttamente coinvolte nel progetto e avranno un ruolo da protagonista al suo interno, come è stato definito con l'Anci. A sorvegliare sull'andamento della sperimentazione e per poi redigere un quadro completo della situazione saranno istituiti degli osservatori a livello nazionale e regionale. Il ministro ha poi analizzato nello specifico i criteri di selezione delle scuole: "Prima di tutto devono avere una necessità in bilancio per le risorse necessarie per il progetto. Disponibilità all'interno degli istituti stessi per l'insegnamento di inglese e informatica". Il ministro ha poi voluto rassicurare le famiglie sul regolare inizio delle lezioni. Letizia Moratti assicura che non ci saranno cattadre vuote, vero incubo alla riapertura delle scuole: "Le supplenze di durata annuale - ha spiegato - sono 85mila e, ad oggi, 80mila sono già concluse, vale a dire il 93% delle operazioni. I supplenti saranno in aula dal primo giorno e non da dicembre come accadeva negli anni scorsi". Il ministro ha poi smentito i ventilati tagli all'istruzione sui quali si vociferava da più parti. Davide Pisoni