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Libertà-Scuola, la Regione al governo: dateci più risorse

Piacenza Scuola, la Regione al governo: dateci più risorse Vertice a Bologna per fare il punto. Calciati: buco di docenti alle superiori, ma è crisi generale ...

23/04/2004
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Libertà

Piacenza
Scuola, la Regione al governo: dateci più risorse
Vertice a Bologna per fare il punto. Calciati: buco di docenti alle superiori, ma è crisi generale


A Roma hanno sbagliato i calcoli sugli organici, ci hanno assegnato meno insegnanti creando seri problemi soprattutto nelle scuole superiori, il che ha comportato tagli di classi e sensibili restrizioni nel complesso ventaglio di offerta del settore dell'istruzione. È di questo tipo il grido di dolore della Regione Emilia-Romagna levatosi ieri all'incontro a Bologna tra la delegazione della Lega delle autonomie e dell'Anci (Comuni) e il dirigente dell'ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci. A riferirne l'assessore alla formazione del Comune, Giovanna Calciati, che faceva parte della rappresentanza Anci. È accaduto, in sostanza, che il ministero dell'istruzione ha fatto male i conti nell'assegnare i docenti alla nostra Regione: il calcolo si fa sulla base del numero di studenti, ma 3mila sono finiti sotto l'uscio, un errore, riconosciuto anche dalla dirigenza scolastica regionale, ha annotato Calciati, che ha portato a un taglio di 285 posti di insegnanti da Roma. "La cosa è grave per la nostra Regione dove il prossimo anno avremo il 4% di studenti in più (a Piacenza il 6%), 285 docenti in meno significa sopprimere decine di classi", lamenta l'assessore facendo presente come a Piacenza i sindacati quantifichino in 27 le classi eliminate il prossimo anno scolastico. Questo per le superiori, ma la musica cambia poco per le altre categorie. Le materne, ad esempio: l'ufficio regionale, spiega Calciati, chiederà al ministero "un ampliamento dell'offerta in modo da accogliere anche i bimbi in lista di attesa". In concreto si punta a ottenere 87 nuove sezioni (di cui una nella nostra provincia più altre due part time) e di trasformarne a tempo pieno 35 oggi part time (6 delle quali nel piacentino). Alle elementari c'è un deficit di offerta di 190 classi e la Regione prevede per il prossimo anno, considera l'assessore, di "riuscire a mantenere solo l'esistente, il tempo pieno è fermo all'anno scorso alla faccia dei trionfalistici proclami del governo". Ma per tenere invariato il tempo pieno alle elementari, sono stati lì dirottati 60 insegnanti che erano alle medie dove perciò il prossimo anno il tempo prolungato scenderà mediamente da 33 a 30 ore in 300 prime classi. Alcuni dati relativi a Piacenza confrontando l'attuale e il prossimo anno scolastico. Elementari: gli alunni cresceranno da 10.192 a 10.354, le classi da 563 a 573 (ma quelle a tempo pieno restano invariate: 244). Medie: alunni in discesa da 6.559 a 6.482, classi da 310 a 305 (ferme a 108 quelle con tempo prolungato). E Calciati commenta così il quadro regionale: "Disastroso il buco alle superiori, ma anche l'arretramento alle medie e le elementari stazionarie sono negativi. È bene che si sia aperto un tavolo con Roma per cercare di limitare i danni e tenere alto il livello formativo delle nostre scuole".


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