Libertà (PC): Scuola, referendum per 4mila
Da domani votazione Cgil sul rinnovo contratti. Anche la Cisl in pista
La ragioni del no (al rinnovato contratto della scuola) contro le ragioni del si, la Flc Cgil contro tutti.
La Flc-Cgil non ha firmato il contratto scuola sul secondo biennio economico sottoscritto due giorni fa in via definitiva da Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams.
Eppure a Piacenza il
referendum che partirà domani con cui la Camera del lavoro chiederà parere agli operatori della scuola piacentina, attorno alle 4mila persone, vedrà la non scontata presenza in pista anche della Cisl Scuola, «presenza - ha fatto presente la responsabile piacentina, Marina Molinari - ritenuta da me opportuna in vista della fase congressuale all'orizzonte ma che non rientra per la Cisl tra gli strumenti consultivi suoi propri. Ho anche ritenuto nelle scorse settimane di andare in assemblea per spiegare le ragioni per cui la Cisl ha firmato il contratto».
Per il referendum che da domani vedrà le urne aperte in tutte le sedi scolastiche della provincia di Piacenza Raffaella Morsia (Flc Scuola) non ha dubbi: «Sarà una grande prova di democrazia, in cui i lavoratori della scuola saranno chiamati ad esprimersi su ciò che li riguarda. Noi non abbiamo firmato l'ipotesi di rinnovo del biennio economico, ma se i lavoratori col referendum ci diranno di approvare la firma, noi questo rinnovo lo firmeremo. Ma se l'esito del referendum boccerà la firma, torneremo a chiedere agli altri sindacati di ritirare la firma da quel contratto e la riapertura delle trattative».
A contrapporsi, nelle urne, le ragioni di chi come la Flc Cgil ritiene che «gli aumenti compresi dal nuovo contratto siano irrisori, incapaci di coprire la perdita del valore d'acquisto» e che «con questo contratto siano stati smentiti gli impegni assunti nel precedente contratto che puntava ad una progressiva equiparazione dei diritti di insegnanti di ruolo ed insegnanti precari», afferma la Morsia. Rincarando la dose: «Per i precari dunque non è in programma nessun miglioramento. Senza contare che quest'ultimo accordo, a cui la Cgil non ha posto la firma, non ha incluso nessuna riduzione della pressione fiscale sullo stipendio accessorio». E conclude: «Speriamo che i lavoratori piacentini, e di tutta Italia, partecipino in massa a queste consultazioni».
Su opposta sponda c'è chi come la Cisl Scuola (con tutte le altre sigle ad eccezione della Cgil) ha invece ritenuto che «pur non essendo questo ultimo il contratto del secolo - ha detto Marina Molinari - sia, in questa fase di recessione e di crisi generale, l'unico contratto possibile. E chi oggi dice no a questo contratto, deve essere pronto a fare sciopero».
Il contratto della scuola (biennio economico 2008-2009), stipulato definitivamente due giorni fa all'Aran, consentirà di mettere subito nella busta paga del personale 70 euro medi a dipendente (corrispondenti all'inflazione programmata dal Governo per il 2008 e 2009, cioè pari al 3,2%). «Impossibile per la Flc - aveva subito fatto sapere Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil - -dare l'avallo a un contratto del tutto inadeguato al reale costo della vita e al lavoro sempre più impegnativo di oltre un milione di docenti e Ata».
Simona Segalini