Libertà/Pc: Scuola e libri on-line il Tribunale dice stop
Associazioni professionali: giusto così
(sim.seg.) Il Tar del Lazio sospende la circolare sui libri di testo e ordina al ministro di modificarne il contenuto. Ovvero, l'ordine della Gelmini di bloccare per 5 anni (6 anni la secondaria) i contenuti dei libri di testo resta al palo, dopo il ricorso promosso da un gruppo di docenti patrocinato dalla Flc Cgil. Bloccata, per ora, anche l'idea del ministro di fare ricorso, dal 2011, esclusivamente a testi scolastici
on line. «Questa sentenza - dichiara Raffaella Morsia (Flc Cgil Piacenza) - conferma quanto sostenuto anche dai docenti che si sono riuniti in assemblea a Piacenza presso la Camera del Lavoro e quanto sostenuto da tante associazioni professionali fin dal momento della pubblicazione della circolare: una norma che contrasta con l'autonomia scolastica, del singolo docente, del Collegio e del Consiglio di classe». Nella pratica, per i non addetti ai lavori: la circolare 16 introduce due elementi di novità, a cominciare dalle versioni
on line,che a partire dal 2011 diventeranno le uniche adottabili. E, secondo punto, l'allungamento della validità temporale dell'adozione dei testi (5 anni per l'elementare e 6 per le medie e superiori), con il vincolo per le case editrici di non modificarne i contenuti per lo stesso numero di anni.
«A prima vista si tratta di scelte di buon senso. In realtà - incalza la Morsia - il pretesto dell'elemento economico non può valere nei confronti delle famiglie per quanto riguarda la scuola elementare ove vige la gratuità dei testi. D'altro canto nelle scuole secondarie di secondo grado vi sono alcune discipline, come ad esempio Diritto e Economia, dove l'applicazione della circolare comporterà che gli allievi si troveranno a studiare su testi desueti e non al passo con i repentini mutamenti della legislazione». L'altro punto caldo riguarda i testi
on line, con l'obbligo per i collegi dei docenti di adottarli dal 2011: «Novità - stigmatizza Lucia Galeazzi (Cisl Scuola e presidente del Centro di iniziativa democratica insegnanti) - che non tiene conto della realtà delle dotazioni informatiche e delle condizioni logistiche delle scuole italiane, considerando inoltre che il testo cartaceo deve comunque restare e restare prevalente». L'obbligo conseguente che cadrà in capo alle famiglie sarà di dotarsi di un personal computer.
Dura la presa di posizione anche delle associazioni professionali della scuola di Piacenza - Proteo Fare Sapere,Cidi, Movimento di Cooperazione Educativa, Associazione Italiana Maestri Cattolici - ieri riunite per una conferenza stampa ai giardini Margherita. Le quali, ieri rappresentate da Caterina Granelli (Aimc), Marco Di Stefano e Daniela Eboli (Proteo), Lucia Galeazzi (Cidi), Roberto Lovattini (Movimento cooperazione), oltre ad aver espresso parere negativo sulle disposizioni contenute nella circolare ministeriale, «in quanto lesive della professionalità docente e delle prerogative degli organi collegiali», hanno affermato che, ad esser sviliti, saranno anche «ruolo e partecipazione alla vita scolastica dei genitori, e diritti e destini culturali dei prossimi allievi, che in alcuni casi si troveranno ad utilizzare testi desueti e superati». Alla luce della sospensiva disposta da Tar del Lazio, le associazioni professionali piacentine invitano quindi «i Collegi dei docenti a procedere alla scelta dei libri di testo attenendosi ai criteri in vigore precedentemente all'emanazione della circolare e, a tutela delle proprie prerogative, dell'autonomia didattica e organizzativa, della libertà d'insegnamento, provvedano a dotarsi di tutti gli strumenti adeguati all'attuazione del Pof, comprese "le adozioni alternative al libro di testo"».