Libertà-La maestra
"I genitori abbiano buon senso non iscrivano i figli troppo presto" Vent'otto anni in cattedra, e oggi tant...
"I genitori abbiano buon senso non iscrivano i figli troppo presto"
Vent'otto anni in cattedra, e oggi tanta "amarezza" post-riforma. Giovanna Sogni insegna nella scuola elementare di Sant'Antonio. "Se la legge ce lo imporrà, applicheremo per dovere di coscienza la riforma, ma ho ancora la speranza che questa legge possa cambiare. Sono convinta che se ciò non succederà diminuirà la qualità della scuola" dice Giovanna. Il tempo pieno ha una sua storia, aggiunge, andava incontro alle donne che lavorano. Ma la Moratti promette che non sarà toccato. "La riforma però - obietta Giovanna - ne destituisce il valore. Ci sono tre ore in meno di materie di studio, che diventano facoltative, e in quelle che restano si fa anche inglese e informatica. Il ministro Moratti ha detto che si farà pure più geometria e più grammatica, vorrei mandarle i quaderni di miei ex allievi per rendersi conto di quanta geometria e grammatica già ci sono". Nella riforma, la maestra vede "nebbia e confusione". E a settembre? Sarà maestro prevalente o no? "Non so cosa farò a settembre. Divido il tempo pieno con una collega di cui non posso fare a meno. Ciascuna si è specializzata, ci completiamo a vicenda". E in generale, sulla scelta dei maestri prevalenti, si potrebbero rompere equilibri delicati se si manderà avanti un docente piuttosto che un altro. "Credo che si voglia promuovere così la scuola privata" sintetizza Giovanna, che invita i genitori anche ad usare "buon senso" e a non iscrivere i figli a due anni e mezzo alle materne o a cinque alle elementari, avvalendosi dei nuovi anticipi. "I bambini di oggi sanno di più, ma sono sempre più fragili emotivamente, mancano di concentrazione. Hanno bisogno di tempo. Però se a scuola si tolgono tre ore e cresce il numero di bambini nelle classi non può crescere la qualità. Così stiamo rubandogli il futuro".