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Libertà-In un incontro con gli insegnanti piacentini tutte le lamentele di Cgil e Cisl sulla riforma Moratti

In un incontro con gli insegnanti piacentini tutte le lamentele di Cgil e Cisl sulla riforma Moratti Tutti i nodi della sperimentazione "Si anticipano le iscrizioni alla materna, ma poi non ci son...

31/08/2002
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Libertà

In un incontro con gli insegnanti piacentini tutte le lamentele di Cgil e Cisl sulla riforma Moratti
Tutti i nodi della sperimentazione
"Si anticipano le iscrizioni alla materna, ma poi non ci sono posti"


Sintetizzando: l'iscrizione anticipata per i bambini che compiono tre e sei anni entro il 28 febbraio 2003, l'insegnamento della lingua inglese e dell'informatica, l'introduzione del 'maestro prevalente' al posto dello schema "tre docenti per due classi". "Ma è un'anomalia - sottolinea Morsia - sperimentare una legge che non è stata ancora discussa in parlamento, né tanto meno approvata, né passata al vaglio della commissione Istruzione e del consiglio nazionale della Pubblica Istruzione". Il problema fondamentale sarebbe però anche un altro: "Si rischia di esautorare il collegio dei docenti che per legge ha la podestà di avviare la sperimentazione sugli ordinamenti". A questo proposito Marina Molinari, segretario della Cisl scuola, ha ribadito la necessità di informare i docenti, "in modo che il collegio possa esercitare il suo potere/dovere decisionale". Dubbi sono stati espressi sulle 700 scuole che si sarebbero autocandidate alla sperimentazione. "Ma quali collegi dei docenti si sono riuniti in agosto? A Piacenza, secondo quanto comunicato dal Csa, (il Centro servizi amministrativi, ex Provveditorato), non c'è stata nessuna adesione". I due sindacati confederali comunque restano critici sia sui contenuti sia sul metodo della riforma. "Che senso ha - si chiede Morsia - accogliere anticipatamente i bimbi di 2 anni e mezzo, quando si respingono per mancanza di posti quelli di 3? Inoltre sono mancati i contatti con gli enti locali per verificare l'adeguatezza degli spazi". Pur ribadendo il proprio no alla legge-delega Moratti, Molinari ha sottolineato che non c'è la volontà di criminalizzare le scuole che aderiranno alla sperimentazione. "L'importante - conclude - è che sia possibile una scelta ponderata, tempo sufficiente per valutarla e risorse adeguate". Anna Anselmi
"Sulla mini-sperimentazione nelle scuole materne ed elementari, promessa dal ministro dell'Istruzione Letizia Moratti entro l'autunno, non ci sono assolutamente idee chiare". I sindacati scuola della Cgil e della Cisl hanno promosso ieri pomeriggio, presso il salone 'Nelson Mandela' della Camera del Lavoro, un incontro per informare i docenti sulle ripercussioni che la sperimentazione avrà sui singoli istituti. "A sorpresa a fine luglio - spiega Raffaella Morsia, segretario della Cgil scuola - il ministro Moratti ha affermato di voler coinvolgere il 20% delle scuole materne ed elementari di tutta Italia nella sperimentazione. Di fatto il consiglio dei ministri ha poi ridotto il numero a non più di due circoli didattici per provincia". Dovrebbero dunque essere questi i primi a provare alcune novità del disegno di legge-delega sull'istruzione.


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