Libertà.E' ufficiale il trasferimento del Preside CArlia.La lettera arrivata al Csa. Gli altri presidi: "Manager? La nostra funzione non cambia"
La lettera arrivata al Csa. Gli altri presidi: "Manager? La nostra funzione non cambia" Poche righe che ufficiali...
La lettera arrivata al Csa. Gli altri presidi: "Manager? La nostra funzione non cambia"
Poche righe che ufficializzano il trasferimento di Bernardo Carli, il preside dell'Artistico destinato all'Itis di Fidenza. Sono arrivate venerdì sulla scrivania del dirigente scolastico e lo invitano a prendere contatto con il Centro servizi amministrativi di Parma, per la sottoscrizione del nuovo contratto. Una missiva contenente la comunicazione del "mutamento d'incarico" che non lascia speranze. "Penso soprattutto al futuro del liceo artistico Cassinari, e a tutto il lavoro svolto in questi anni - afferma - sono certo manderanno qualcuno capace di seguire il liceo in questo delicato momento di transizione dettata dalla riforma". Quasi un auspicio, più che una certezza, per non veder naufragare un lavoro di anni ed anni.
La decisione dello spostamento, "per esigenze amministrative" e arrivata dopo 12 anni di dirigenza. E la vicenda accende l'interesse sulla mobilità dei dirigenti scolastici, in servizio da decenni nella stessa scuola. "In effetti, questa situazione mi ha dato modo di riflettere - afferma Mauro Sangermani, alla presidenza dell'istituto agrario da 18 anni - ritengo che il computo dei sette anni previsto per dare avvio alla rotazione di sede debba partire dall'entrata in vigore del nuovo inquadramento, cioè dal 2002, altrimenti saremmo in molti a dover essere rimossi e destinati ad un'altra scuola". "La rotazione prevista al termine del contratto per garantire la funzione organizzativa e superpartes dei dirigenti di fatto non è mai stata applicata - afferma Marina Molinari di Cisl scuola -. Dal 2002 i presidi hanno assunto un nuovo inquadramento dirigenziale, regolato da un contratto che prevede la mobilità (su domanda, o "d'ufficio" come nel caso di Carli) e un massimo di sette anni oltre il quale effettuare una rotazione". La prospettiva di nuovi lidi scolastici al rinnovo del contratto è una realtà con cui i presidi ormai hanno imparato a fare i conti. "Il nostro contratto prevede la mobilità e ne siamo informati" afferma la preside Gianna Arvedi in carica al Gioia da otto anni. "Potenzialmente l'idea di cambiare sede al rinnovo del contratto è diventata un pensiero comune, anche se continuiamo ad essere legati ad una inamovibilità di ruolo che ormai non esiste più" aggiunge Giovanni Mariscotti, alla guida della Faustini-Frank da 17 anni. "Siamo una generazione di dirigenti a metà del guado - continua - viviamo una fase in cui il dirigente scolastico è diventato manager, anche se nella realtà il nuovo ruolo non trova corrispondenza. Io, ad esempio, continuo a fare il preside "paternalista". E anche la colossale manifestazione di simpatia nei confronti del preside Carli, dimostra che questa funzione è ancora attiva e sentita". "Il nuovo contratto dei dirigenti scolastici non deve essere inferiore a 2 anni e non superiore a 7 - chiarisce Raffaella Morsia, di Cgil scuola - È il tempo contrattuale ad essere indeterminato, non la sede. E i 7 anni per la rotazione decorrono dall'entrata in vigore della normativa, cioè dal 2002, e pertanto ad oggi questo limite non è ancora stato superato da nessuno". Morsia poi sottolinea: "In entrambi i casi piacentini (Carli e Agostina Negroni, spostata d'ufficio dall'istituto comprensivo di Podenzano a quello di Borgonovo) non c'è stata nessuna convocazione né motivazione preventiva". Ilaria Molinari