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Liberazione-Sos Scuola. Dirigenti e presidi in piazza.Cinquanta emendamenti contro Moratti

Sos Scuola. Dirigenti e presidi in piazza. Cinquanta emendamenti contro Moratti Manifestazione davanti al Senato. Ulivo e Prc riscrivono la legge di bilancio "No contract?", chiede una turis...

22/10/2003
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Liberazione

Sos Scuola. Dirigenti e presidi in piazza.
Cinquanta emendamenti contro Moratti
Manifestazione davanti al Senato. Ulivo e Prc riscrivono la legge di bilancio
"No contract?", chiede una turista tedesca di passaggio, interessata alla manifestazione in corso davanti a palazzo Madama. "No, siamo senza contratto da quasi due anni", rispondono un paio di presidi con accento del nord, venuti a Roma per partecipare al sit-in di protesta sotto al Senato. I dirigenti scolastici aderenti a Cgil, Cisl e Uil hanno occupato ieri mattina l'intera Corsia Agonale (che collega Piazza Navona a Corso Rinascimento) per rivendicare l'autonomia della scuola e la sua valorizzazione, lo stanziamento di nuove risorse e in primis il rinnovo del loro contratto scaduto da più di 20 mesi, il ritiro della Circolare ministeriale volta ad estendere la legge Frattini alla dirigenza scolastica (il cosiddetto spoil system).
"Vogliamo un'equiparazione alle altre cariche dirigenziali dello Stato, attraverso una differente retribuzione accessoria", spiega il preside di un istituto tecnico di Torino. "Non accettiamo questa dipendenza politica tra dirigenza scolastica e amministrazione pubblica, prevista con l'estensione della legge Frattini - continua un collega di Alessandria - Che facciamo, quando cambia il sindaco di un paese cambia anche il preside della scuola?". Sulla stessa linea una dirigente di Nuoro: "Deve essere premiata la professionalità e non l'appartenenza politica. Il 40% delle scuole italiane sono coperte da incaricati precari e rischiano di chiudere". In effetti sono sempre di più le scuole prive di una dirigenza stabile, non essendo sufficiente bandire un concorso per soli 1500 posti a fronte di una necessità di oltre 3500; ne consegue una progettualità carente che va a scapito dell'efficienza e della qualità. "L'autonomia della scuola è assicurata solo dalla presenza di dirigenti liberi, che non devono essere oggetto di pressioni politiche - avverte il Segretario generale dello Snals Ricciato - Mi sembra però si stia andando verso una riduzione e non una razionalizzazione del sistema scolastico". Tendenza evidente in una Finanziaria che prevede il taglio di 13500 cattedre, la diminuzione del personale di sostegno a fronte di un più alto numero di alunni portatori di handicap e la fine del tempo pieno nel 50% delle scuole elementari. Una delegazione di presidi e dirigenti si è recata dal ministro della Funzione pubblica Mazzella a chiedere un suo intervento per il ritiro della circolare del Miur sull'estensione dello spoil system al fine di ripristinare la sovranità del contratto in materia di incarichi; un altro gruppo ha avuto invece un colloquio con il presidente della commissione Istruzione del Senato Franco Asciutti.

Verso la fine della manifestazione, sono intervenuti a testimoniare la loro solidarietà senatori e deputati dell'opposizione (Ulivo e Rifondazione comunista), che poco prima si erano riuniti per presentare alla stampa il pacchetto di emendamenti sul sistema-istruzione alla Finanziaria 2004. Tra gli altri erano presenti i senatori Ds Acciarini e Modica, Soliani e D'Andrea della Margherita, Cortiana dei Verdi, Bergonzi dei Comunisti italiani e De Simone di Rifondazione. Tutti d'accordo sull'importanza di questa nuova fase delle opposizioni, unite in un'azione coordinata, "un salto di qualità efficace - ha detto Titti De Simone - per invertire la tendenza e rilanciare l'investimento nell'istruzione con un progetto comune". Gli oltre 50 emendamenti, concertati per cercare di correggere il tiro di questa Finanziaria, porterebbero complessivamente ad uno stanziamento di circa 1500 milioni di euro, di fronte ai 90 milioni previsti dal governo (l'1% della cifra necessaria a rispettare il piano pluriennale, che ne prevede 8320 milioni in 5 anni fino al 2008). Gli interventi dei rappresentanti del centrosinistra hanno tutti sottolineato l'importanza di dotare la scuola delle risorse necessarie per vivere bene (manutenzione assente in molte scuole) ed offrire servizi di qualità e l'urgenza di sbloccare il sistema delle assunzioni, aprendo ai molti precari e dando ai giovani la possibilità di entrare nel sistema dell'istruzione, della ricerca e dell'università.

Niccolò Carratelli


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