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Liberazione-Scuola, Moratti perseguita i precari. Ancora errori nelle graduatorie

Il novanta per cento delle liste sono da rifare, a rischio le nomine per decine di migliaia di insegnanti Scuola, Moratti perseguita i precari. Ancora errori nelle graduatorie Graduatorie...

14/08/2004
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Liberazione

Il novanta per cento delle liste sono da rifare, a rischio le nomine per decine di migliaia di insegnanti
Scuola, Moratti perseguita i precari. Ancora errori nelle graduatorie
Graduatorie completamente sbagliate, e ricorsi da presentare in tempi strettissimi. L'ennesimo "pasticcio estivo" della scuola vede come vittime sacrificali gli insegnanti precari. Anzi, per meglio dire quelli di "Terza fascia", composta in parte dai precari storici e in parte da "ordinatisti" e "sissini". Non bastavano gli errori del cervellone e il più recente guaio dei trasferimenti. A flagellare la già disperata condizione dei 150mila professori in cerca di un incarico arrivano le graduatorie "retroattive" per immissioni in ruolo e supplenze. Molte posizioni sono state penalizzate senza motivazione alcuna, non tenendo minimamente conto del curriculum reale. O meglio, sono state assegnati titoli con valore retroattivo a chi no e a chi sì, anche se il servizio effettuato risale a molti anni fa. Un vero e proprio caos in cui chi ha insegnato "diritti umani" (materia alternativa a religione) si è visto azzerare il punteggio e chi ha prestato servizio nelle isole essere considerato con molto riguardo. A Torino, oltre al danno si è aggiunta la beffa: nessuna possibilità di fare ricorso se non al Tar, che è tenuto a pronunciarsi non oltre i sessanta giorni. In diverse città, come Salerno e Roma, si è sfiorata la rivolta. Nella capitale centinaia di insegnanti sono usciti dalle scuole dove erano affissi i cartelloni con la classifica improvvisando cortei e sit-in. "Se volessimo essere maliziosi - si legge in un comunicato della Cub - diremmo che vi è un lucido disegno di sfascio della scuola conoscendo il ministro e i suoi portaborse, riteniamo che l'indifferenza alla qualità della scuola e al diritto allo studio si accompagna a una cialtroneria intollerabile". Una cialtroneria che il ministero questa volta non prova nemmeno a mitigare. In realtà è tutto in regola. Solo che l'ultima ordinanza di modifica dei criteri per la formazione delle graduatorie, gli impiegati del provveditorato (Csa) se la sono vista recapitare il 27 luglio. Una vera e propria beffa. Le liste dovevano essere compilate entro la metà di agosto (a seconda delle varie sedi provinciali). Per il primo settembre sono previste le nomine.
"La condizione dei precari della scuola - si legge in un comunicato della Flc di Roma e del Lazio - lavoratori che da dieci anni lavorano in una dimensione di grave incertezza sul proprio posto di lavoro, è stata ulteriormente aggravata dalle graduatorie permanenti di III fascia non corrette che rischiano di produrre un'iniqua operazione di assunzione in ruolo e di assegnazione delle supplenze annuali".

Per i Cobas, che hanno in mente di organizzare una grande assemblea dei precari all'inizio di settembre a Roma (un altra, a metà settembre, è stata chiesta spontaneamente proprio in questi giorni), quanto accaduto nei provveditorati è l'ennesima prova dell'azione del ministero contro i precari, "tesa a mettere uno contro l'altro". "Vogliono impedire qualsiasi organizzazione e possibilità di dar vita a una piattaforma unitaria", sottolinea Franco Coppoli dei Cobas. "A questo punto lanceremo lo slogan di passare dai ricorsi alle lotte".

Per ogni precario, lo Stato risparmia tra i sette e gli ottomila euro. Attualmente vengono utilizzati circa 120mila pecarie. Quasi altrettante, però, sono le cattedre vacanti.

Fabio Sebastiani


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