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Liberazione: La Cgil: nessun taglio - alla scuola pubblica

In casa Cgil destano «profonda preoccupazione e contrarietà» le dichiarazioni fatte dal ministro della Pubblica istruzione, Fioroni, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico a Trento.

15/09/2006
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Liberazione

In casa Cgil destano «profonda preoccupazione e contrarietà» le dichiarazioni fatte dal ministro della Pubblica istruzione, Fioroni, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico a Trento. Il Ministro ha dichiarato che, con la Finanziaria del 2005, i finanziamenti alle scuole non statali sarebbero stati ridotti di ben 167 milioni di euro rispetto ai 500 milioni di euro stanziati dal governo D’Alema con la legge sulla parità scolastica. «Partendo da questa considerazione il ministro chiede che alla scuola non statale venga restituito il “maltolto”», dice Enrico Panini, segretario della Flc, la federazione dei lavoratori Cgil di scuola, università e ricerca. Secondo lui, Fioroni (della Margherita), «dovrebbe innanzitutto preoccuparsi del drammatico impoverimento che in questi anni ha subito la scuola statale! I dati ufficiali dello stesso ministero di Viale Trastevere ci rappresentano una scuola pubblica statale deprivata di finanziamenti e di personale. Basti pensare che solo per le spese relative alla retribuzione supplenti, autonomia, funzionamento il taglio è stato di ben 624.193 milioni di euro.

Oppure basti ricordare che il recente decreto Bersani, con una previsione di tagli fino al 2009, riduce di ulteriori 45 milioni di euro». Cifre confermate dagli stessi dati dicono che, invece, per la scuola non statale, i finanziamenti sono sensibilmente e costantemente cresciuti. Inoltre a partire dal 2002, con una «evidente forzatura della legge 440/’97 sull’autonomia scolastica», continua Panini, il ministero Moratti ha finanziato anche i Piani dell’offerta formativa della scuola non statale.

«Fioroni, citando Don Milani, dice che non è politicamente corretto fare parti uguali tra diversi. Siamo proprio d’accordo con questa sua affermazione: per questo con la Finanziaria per il 2007 bisogna restituire tutto quello che è stato sottratto alla scuola statale ed investire ulteriormente!!». Per la FLC non ci sono «conti in sospeso» con la scuola non statale ma c’è una «situazione insostenibile per la scuola statale». Panini richiama, infine, la Costituzione italiana, che consente di istituire, a determinate condizioni, scuole non statali ma considera la scuola statale quella alla quale guarda la Repubblica: «E’ bene non dimenticarlo mai, prima di tutto nell’interesse di milioni di ragazzi e per rispetto all’impegno di un milione di persone orgogliose di lavorare nella scuola pubblica».


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