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Liberazione-"L'unità non funziona a colpi di ultimatum"

"L'unità non funziona a colpi di ultimatum" Maria Brigida, segretaria Cgil-Flc Firenzenostro inviatoTra le differenze di impostazione registrate nel forum fiorentino va citata quella tra...

26/10/2004
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Liberazione

"L'unità non funziona a colpi di ultimatum"
Maria Brigida, segretaria Cgil-Flc
Firenzenostro inviatoTra le differenze di impostazione registrate nel forum fiorentino va citata quella tra chi considerava il luogo come un mero momento di confronto (i ds, ad esempio), oppure come un luogo capace anche di incidere sulle mobilitazioni sindacali o, ancora, un'occasione utile, lo hanno richiesto diversi interventi, per iniziare a scrivere il programma dell'Ulivo.
"Il Tavolo "Fermiamo la Moratti s'era dato due obiettivi - spiega a Liberazione Maria Brigida, segretaria nazionale della Flc, la "casa comune" Cgil per i lavoratori della conoscenza - il primo era portare un appello al Fse di Londra per una mobilitazione europea per valorizzare la scuola pubblica. L'altro obiettivo era quello di costruire un luogo comune, il forum, appunto, che ci è costato molta fatica per la presenza nel Tavolo di realtà molto diversificate per piattaforme e natura "sociale". La cosa più positiva sono stati i seminari, occasione utile e partecipata in cui tutti si sono potuti esprimere. E' lì che abbiamo scoperto molti terreni in comune per conseguire il fine del Tavolo: fermare Moratti e costruire un'alternativa. Il contributo di Rinaldini, il segretario della Fiom, ci ha dato poi la dimensione di come i diritti in questo Paese siano in crisi di valorizzazione e di riconoscimento. Sono convinta che l'esercizio per la democrazia passi per la scuola, dove si impara a leggere ciò che accade e a interpretarlo, dove oggi invece si tende a nascondere la complessità così da renderla accessibile solo a chi "conosce le parole", come spiegava Gianni Rodari (le parole vanno insegnate a tutti perché nessuno sia schiavo)".

Per Brigida la "sfida è stata in parte conseguita dal forum". La prossima stazione consisterà nel "riverificare le regole del Tavolo, nessuno deve venir meno alla propria identità, l'obiettivo deve essere quello di costruire una campagna per fermare la Moratti. Chiaro che non dobbiamo essere una sede in cui ci si confronti e basta".

Sì ma che cosa accadrà il 15 novembre, giorno dello sciopero della scuola? "Non lo so, intanto un appello è partito ma le piattaforme sono oggettivamente diverse, noi ne abbiamo una complessa su contratto, finanziaria e politica scolastica e, a proposito di riforma Moratti, non abbiamo paura della parola "abrogazione". Anche Cisl e Uil: se hanno sottoscritto il giudizio negativo nella piattaforma comune vuol dire che neanche per loro deve esserci granché da salvare. Ma è un processo da sviluppare: l'unità non funziona a colpi di ultimatum.

Che. Ant.


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