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Liberazione-I colori della Costituzione

I colori della Costituzione Più che un bagno di folla, un bagno rigeneratore nell'interesse e nell'amore di massa per una cosa insieme materiale e ideale - la scuola pubblica - che unisce e r...

18/01/2004
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Liberazione

I colori della Costituzione
Più che un bagno di folla, un bagno rigeneratore nell'interesse e nell'amore di massa per una cosa insieme materiale e ideale - la scuola pubblica - che unisce e rende uguali. Come la sanità, come la giustizia, come la nostra Costituzione repubblicana. Trovarsi, ieri, in mezzo al corteo contro la "riforma" della Moratti, dava esattamente questa sensazione. Era addirittura emozionante vedere, partecipare, essere in quell'immenso corteo di famiglie, di mamme, di bambini, di giovani, di uomini e donne in carne ed ossa - di quelli che hanno il problema concreto di arrivare alla fine del mese - nel quale saltavano le usuali modalità, immagini e slogan delle proteste di piazza.
Non c'era la politica politicante, non la violenza, non la rabbia. C'era una manifestazione colorata, fantasiosa, serena e convinta di gente normale, animata dalla consapevolezza di avere un diritto sacrosanto: poter mandare i propri figli alla scuola pubblica (per la quale si pagano già tante tasse e si subiscono già tante trattenute), poterli fare stare insieme ai loro coetanei e ai docenti anche nel pomeriggio perché sino a quell'ora i genitori sono al lavoro e non saprebbero a chi lasciarli, se non al costo di ulteriori spese che non si potrebbero permettere...

Un interesse materiale legittimo, strettamente intrecciato al valore sociale e nazionale istintivamente attribuito a una scuola pubblica effettivamente funzionante e, invece, rimessa in discussione da un centro-destra che sta devastando e spaccando il Paese.

Perciò mi ha fatto un'assai sgradevole impressione, tornando in redazione, leggere sul Televideo (della Rai-Tv!) questo titoletto sulla notizia della manifestazione di Roma: "La scuola divide". Un titolo bugiardo, schiacciato sulla dichiarazione di un irresponsabile europarlamentare di Forza Italia. Che certamente non ha visto quel corteo, esemplare e convincente testimonianza dell'esatto opposto: la scuola unisce il Paese.

Alessandro Curzi


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