FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3786581
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » liberazione-Epifani: "Ha fallito tutto l'esecutivo "

liberazione-Epifani: "Ha fallito tutto l'esecutivo "

Il Paese in una situazione difficilissima per le scelte compiute in questi anni", dice il leader della Cgil Epifani: "Ha fallito tutto l'esecutivo " Troppo comodo scaricare tutte le responsa...

05/07/2004
Decrease text size Increase text size

Il Paese in una situazione difficilissima per le scelte compiute in questi anni", dice il leader della Cgil
Epifani: "Ha fallito tutto l'esecutivo "
Troppo comodo scaricare tutte le responsabilità di un fallimento sulle spalle di un singolo ministro, per quanto il suo ruolo sia stato centrale nella definizione delle politiche economiche e di bilancio. In realtà le dimissioni di Giulio Tremonti sono solo la logica conseguenza "delle scelte che il governo ha compiuto e che in questi anni hanno portato il Paese in una situazione difficilissima" consentendo "ad una parte del Paese di arricchirsi e di avvantaggiarsi a danno dell'altra parte del Paese". Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, sceglie parole dure per commentare il terremoto che scuote la Casa delle Libertà, ma la critica resta sul terreno sindacale. Dunque niente richieste di elezioni anticipate o inviti al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a farsi da parte.
Dal principale sindacato italiano arriva invece un altolà all'esecutivo in vista della manovra correttiva da 7 miliardi di euro: "Faremo una valutazione più compiuta nel Comitato Direttivo di metà settimana prossima - annuncia Epifani - ma oggi vale la pena di ribadire una cosa che avevamo già detto: non si pensi di scaricare i costi della crisi ancora una volta sull'occupazione, sul mezzogiorno, sullo stato sociale e sui redditi da lavoro e da pensione". Per il leader della Cgil, "l'azione di risanamento non può che partire da un prelievo sulle ricchezze finanziarie e sui regali fiscali fatti fino ad oggi".

Se "il governo appare oggi alla deriva ed i problemi del Paese aggravati" la ragione è anche nella mancanza di dialogo con il sindacato: "Avevamo detto che eravamo in presenza di una gestione oligarchica dei problemi interni al governo - ricorda ancora Epifani - e questo è stato confermato in maniera non degna di un grande Paese, di un corretto rapporto con i sindacati e le parti sociali e di una grande tradizione parlamentare. E soprattutto al di fuori di qualsiasi comunicazione o trasparenza sul merito delle questioni che hanno spinto a questa situazione e sulla realtà dei conti pubblici".

Di "situazione deteriorata profondamente" parla il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, che nei suoi ragionamenti porta sempre con sé una medicina valida per tutte le stagioni: la concertazione. "C'è la necessità, che siano subito chiamate e coinvolte le rappresentanze degli interessi, del mondo del lavoro, dei pensionati, delle imprese - grida allarmato Pezzotta -. Insomma, va coinvolto tutto il settore produttivo e questo va fatto oggi più di ieri. In questa situazione la concertazione va subito messa in campo".

Anche Luigi Angeletti invoca, a modo suo, un cambio di politica da parte del governo: "Non commento le dimissioni di Tremonti - premette il numero uno della Uil -. Resta da affrontare e risolvere la questione dello sviluppo. Questo è ciò che interessa ai lavoratori e al Paese e non vorrei - precisa Angeletti - che il prossimo ministro dell'Economia ci spiegasse, invece, che bisogna tagliare lo Stato sociale e la spesa corrente".

Ro. Fa.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL