Liberazione-Ecco le parole chiave del decreto legislativo approvato ieri dal consiglio dei ministri
Ecco le parole chiave del decreto legislativo approvato ieri dal consiglio dei ministri Ecco le principali "novità" del decreto legislativo, approvato ieri dal governo, che definisce le...
Ecco le parole chiave del decreto legislativo approvato ieri dal consiglio dei ministri
Ecco le principali "novità" del decreto legislativo, approvato ieri dal governo, che definisce le "norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione" abrogando l'obbligo scolastico in nome di un diritto-dovere all'istruzione non ancora definito. Se si dovesse trovare la copertura finanziaria, le norme entreranno in vigore dal nuovo anno scolastico.
Il cosiddetto arricchimento delle offerte formative consiste in piani di studio personalizzati, e nell'insegnamento dell' inglese (peraltro già impartita al 92% degli alunni) e dell'informatica (già insegnata al 47% dei ragazzi e senza alcun bisogno di controriforme) nella scuola primaria e di una seconda lingua comunitaria nella scuola media. Tutto ciò, ufficialmente, per "favorire la valorizzazione degli allievi, nel rispetto dell'identità (ossia delle differenze sociali di partenza) e delle aspirazioni di ciascuno di essi".
Verrebbe inoltre "garantito" gratuitamente (ma solo per il prossimo anno) il cosiddetto tempo pieno nella scuola primaria e prolungato nella scuola secondaria di primo grado, secondo nuove e più flessibili modalità, per venire incontro a presunte esigenze delle famiglie. L'equivoco su cui gioca Moratti è nella definizione di tempo pieno che viene spacciato con la formula 27 ore +3+10. In realtà il tempo pieno - come progetto unitario di didattica, socializzazione, lavoro comunitario e tempo del gioco - viene cancellato frammentando il tempo scuola in 27 ore gestite dal tutor (il maestro unico del libro Cuore), 10 di doposcuola e 3 di servizio mensa appaltate a soggetti ancora non definiti.
Al docente "tutor" sono affidate le funzioni di orientamento per la scelta delle attività opzionali, di coordinamento delle attività educative e didattiche, di cura delle relazioni con le famiglie e di cura della documentazione del percorso formativo compiuto dall'allievo.
L'anticipo graduale delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia sarà consentito a bambine e bambini che compiono i tre anni, e alla scuola primaria a chi ne compie sei, entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento (ma per il prossimo anno scolastico, la data di riferimento è il 28 febbraio 2005).
Un portfolio delle competenze dovrà documentare il percorso formativo seguito da ogni allievo fin dalla scuola dell'infanzia.
E' abolito l'esame di Stato di 5^ elementare, per favorire la continuità didattica. La valutazione periodica e annuale, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, affidata ai docenti, dovrà accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo didattico successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere all'anno successivo dello stesso biennio in caso di accertare gravi carenze.
L'organico dell'anno scolastico 2003/2004 nelle scuole secondarie di primo grado viene confermato per l'anno scolastico 2004/2005 e fino alla messa a regime della riforma.