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Leggo: Ancora una rivoluzione nel mondo della scuola

con il nuovo anno scolastico si apre decisamente una nuova era, rimodernata nei programmi, negli orari e addirittura nelle sanzioni disciplinari.

05/09/2007
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di Lorena Loiacono
Ancora una rivoluzione nel mondo della scuola che, sempre a colpi di “cacciavite”, prepara il rientro tra i banchi: con il nuovo anno scolastico si apre decisamente una nuova era, rimodernata nei programmi, negli orari e addirittura nelle sanzioni disciplinari.
I capisaldi delle nuove indicazioni nazionali, presentate ieri dal ministro Fioroni, prevedono il ritorno alle tabelline, alla sintassi ed alla grammatica, saranno sottoposte a continuo monitoraggio e andranno a regime solo nell’anno scolastico 2009-2010: «Si tratta di una fase di riflessione per la scuola - ha dichiarato il ministro - prima delle tre “I”, inglese, informatica e innovazione, occorre partire dalle fondamenta, tornano in evidenza dunque la grammatica, la sintassi ed i laboratori linguistici per l'italiano, mentre alla matematica saranno dati nuovi impulsi». Massima attenzione alle elementari per il 900 in terza media, dove secondo Fioroni i ragazzi «sono troppo scarsi su fascismo, resistenza e De Gasperi». Confermato comunque l’insegnamento dell’inglese per tutto il primo ciclo, la seconda lingua nella scuola secondaria di primo grado e l’approfondimento dell’informatica.
Un decreto d’urgenza, sottoposto proprio oggi al consiglio dei Ministri, potrebbe vedere protagonista il ripristino del tempo pieno con 40 ore settimanali, degli esami di riparazione per i debiti mai saldati e del voto di ammissione agli esami di terza media: tutto questo, correlato con la guerra al bullismo, il divieto dei cellulari in classe e gli incentivi per le eccellenze mira a ridisegnare una scuola più seria. Fa già discutere intanto la parte del decreto relativa ai docenti: «Nel ddl Bersani ter è previsto uno snellimento dell’iter per le sanzioni disciplinari - spiega Enrico Panini, segretario generale Cgil scuola - un docente segnalato dalle famiglie rischia così di essere sospeso dal dirigente scolastico e spostato ad altra mansione, senza il giudizio del collegio docenti». (ass)


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